La Nato si allarga ancora a Est. Alta tensione con la Russia

La Nato continua ad ampliare la sua capacità militare nell'Est Europa e sul Mar Nero: "Ce lo chiedono gli alleati preoccupati dalla Russia. E' la soluzione per rispondere al mutato ambiente di sicurezza". Alta tensione con Putin

Giovedì, 11 febbraio 2016 - 10:00:00 Affaritaliani

La Nato continua ad ampliare la sua capacità militare nell'Est Europa e sul Mar Nero: "Ce lo chiedono gli alleati preoccupati dalla Russia. E' la soluzione per rispondere al mutato ambiente di sicurezza". Alta tensione con Putin, che sicuramente non prenderà benissimo il nuovo allargamento dell'Alleanza Atlantica verso Oriente.

L'allargamento è stato comunicato ufficialmente da Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, che continuerà ad ampliare le sue capacità militari nella regione del Mar Nero: non si tratta solo della Marina, ma anche di mezzi di ricognizione e per lo schieramento di rinforzi come riporta lo stesso sito ufficiale della Nato. La decisione arriva dopo le richieste dei Paesi preoccupati per l'atteggiamento della Russia. Secondo Stoltenberg non è "un ritorno alla Guerra fredda" ma una soluzione ottimale per rispondere al "mutato ambiente di sicurezza".

La comunicazione ufficiale è arrivata durante la riunione di Bruxelles tra i ministri della Difesa di 28 Paesi alleati, i quali hanno approvato tutti insieme il rafforzamento della presenza militare in Europa dell'Est e nei Paesi Baltici. Una delle conseguenze dell'annessione della Crimea operata dalla Russia circa due anni fa, e delle tensioni perduranti in Ucraina dell'Est.

L'obiettivo dell'allargamento è quello di avere la possibilità di dispiegare in maniera rapida forze terrestri oltre che aeree e navali sul terreno. Le unità di forze di reazione rapida passeranno da 13 mila a 40 mila uomini. Non solo. Sarà creata anche una speciale forza di intervento ancora più reattiva, operativa in poche giorni, forte di 5 mila uomini e dotata di una flotta aerea e navale. Il tutto per un investimento di qualche miliardo di euro.

Un segnale certamente non confortante per la Russia, che aveva già cercato di dissuadere negli scorsi mesi la Nato su un possibile allargamento a Est. "Consiglio" non ascoltato e ora si attende già la reazione del Cremlino. Non sarà un ritorno alla "Guerra fredda" ma poco ci manca.

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