Eurabia, così i partiti islamici entrano nelle nostre istituzioni

In Belgio prende piede il partito "Islam" che vuole imporre la Sharia. Ma dalla Spagna alla Finlandia è un fiorire continuo di partiti di ispirazione islamica

Curridori - Ven, 25/03/2016 - 13:43 Giornale

Belgistan o Eurabia? I timori per un’Europa islamizzata come teorizzata da Oriana Fallaci ormai 15 anni fa si fanno sempre più pressanti, attentato dopo attentato.

Il premier Matteo Renzi in testa, per rivendicare come giusta la sua fallimentare politica migratoria sottolinea ogni volta che i terroristi che hanno colpito in Francia e in Belgio sono cittadini europei di seconda generazione. Varie informative di servizi segreti stranieri non hanno, tuttavia, escluso che il pericolo terrorista possa arrivare dal mare, ma in ogni caso le parole del premier confermano un dato inconfutabile: l’Europa ha lasciato che il fondamentalismo crescesse impunemente in casa propria.

Anzi, il Belgio l’ha “istituzionalizzato” non soltanto favorendo lo svilupparsi di quartieri etnici come Molenbeek ma consentendo che, proprio da lì nascesse un partito di ispirazione islamica, che professa la Sharia. Il nome, Islam, è tutto un programma e il fatto che alle politiche del 2014 non sia riuscito a eleggere nemmeno un rappresentante è un fatto secondario. Se, infatti, da un lato è vero che un anno fa ottenne solo 13.719 voti (pari allo 0,2%) è altrettanto vero che, come scrive Truenumbers.it, alle elezioni amministrative del 2012 è riuscito a eleggere 2 consiglieri, uno dei quali proprio a Molenbeek dove ottenne il miglior risultato nella capitale Bruxelles (2128 preferenze). Si tratta di Redouane Ahrouch che, nel corso della conferenza stampa post-vittoria, disse: "Penso che dobbiamo sensibilizzare le persone, far capire loro il vantaggio di essere islamici e di avere la legge islamica. E a quel punto sarà assolutamente naturale applicare la legge islamica e noi saremo un Paese islamico”. In questi giorni, Ahrouch, nel suo profilo Facebook non ha rilasciato nessuna parola di condanna per gli attentati ma si è limitato a citare un sondaggio che darebbe il partito Islam al 10,4% alle prossime elezioni comunali a Bruxelles nel 2018.

Ma anche nella laicissima Francia alle ultime elezioni regionali si è presentato un partito di ispirazione islamica, l’Unione dei Musulmani Democratici di Francia (UDMF). Fondato nel 2012 da Najib Azergui, UDMF per ora conta 900 aderenti e 8000 simpatizzanti, ma ha un solo eletto nel comune di Bobigny (Seine-St-Denis) anche se in alcuni paesi ha ottenuto percentuali significative alle ultime elezioni regionali. “Per una prima partecipazione – si legge nel sito del partito - e con limitate risorse umane e materiali abbiamo tuttavia registrato un punteggio di tutto rispetto in alcuni comuni del 5,9 % a Mantes La Jolie, Villetaneuse 4,71% al 4,58% a Chanteloup les Vignes , 4,38 % a Les Mureaux , 4,4 % nel Courneuve , 4,2 % Trap, 4,03 % in Garges-lès - Gonesse , 3,72% a Villeneuve la Garenne, Macchie 3,70 % al 3,66% a Montereau , 2,91 % a Bobigny . Indicatori quindi ottimi per affrontare serenamente le prossime elezioni politiche in programma nel 2017”. Secondo quanto dichiarato dal suo fondatore, in una recente intervista al giornale Linkiesta.it, “l’Islam è servito ad attirare voti, soprattutto per l’estrema destra. Era dunque necessaria una presa di posizione, critica, nei confronti di quella che è a nostro avviso una deriva del laicismo e dello spirito repubblicano”.

In Spagna è attivo da qualche anno il Partido Renacimiento y Union de Espana (Prune) che punta ad ottenere il voto di quel 1,7 milioni di musulmani che attualmente risiedono soprattutto in Andalusia ma che sta aprendo sedi anche a Madrid, Valencia, Ceuta e Melilla. Nella multicurale Inghilterra, invece, l’Islamic Party of Britain ha cessato di esistere nel 2006, dopo 17 anni di attività non riuscendo mai a eleggere nessun rappresentante. In Finlandia, dal 2007 l’associazione Finnish Islamic Party sta cercando di essere riconosciuta come partito. Nel suo programma politico si legge che “l'Islam è sia una religione sia una ideologia politica” e si prefigge di creare una società finlandese basata sui valori islamici. Si prevede, ovviamente, per tutti l’abolizione dell’alcol e per i bambini lo studio del Santo Corano al posto della musica. “Vogliamo scuole per insegnare i valori della famiglia islamici per bambini musulmani”, si legge nell’esteso programma politico. Come dire, Eurabia stiamo arrivando, anzi siamo già qua.

Categoria Estero

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