Le large intese naufragano e Bersani sembra

Schettino: sfida a Napolitano L'Italia ha una bella falla nella fiancata

Niente, tutto naufragato. Le larghe intese sono durate lo spazio di qualche ora. Non penso che stasera Bersani presenti qualche cambio di linea. Al contrario.

 L’assenza stessa di Matteo Renzi è la chiara conferma che Pier Luigi si avvia al suo stesso naufragio.

Che accade in queste ore? Niente. Semplicemente nulla. Bersani mi appare prigioniero dei suoi giovani turchi e dello stesso Nichi Vendola. La loro linea è andare avanti fino alla morte ignorando l’esistenza stessa di Berlusconi. Prima hanno provato a tirare via un gruppo di grillini, ma non tanti da arrivare ad ottenere una maggioranza al Senato. Poi hanno provato a raccattare qualche leghista, ma anche qui senza grandi risultati.

Proprio per questo Bersani, nella quiete domenicale, era sembrato più propenso ad aprire una trattativa con il Pdl almeno sulle riforme, mettendosi così in scia con il presidente della Repubblica. Ma è stato subito richiamato all’ordine dai quarantenni del suo partito.

Poco fa è arrivata lapidaria una dichiarazione di Matteo Orfini: La riunione della Direzione di questa sera del Pd è stata convocata ''per riferire al partito sulle consultazioni'' del segretario di questi giorni. ''Noi – ha detto Orfini - continuiamo a proporre un governo di cambiamento sugli otto punti proposti da Bersani''. E a chi gli chiedeva cosa accadrebbe in caso il tentativo del segretario fallisse Orfini ha replicato: ''La palla va al Capo dello Stato'' ma, ha aggiunto incalzato dai cronisti su questo punto ,''non penso sia possibile un governo che metta insieme noi e il Pdl''. Dunque ''se fallisce Bersani si avvicinano le elezioni''.

Insomma, o Bersani o morte. O Bersani con Grillo e/o con Maroni o meglio andare a sbattere.

Sembra un discorso ridicolo eppure è tragico e drammatico allo stesso tempo. Proprio nel momento in cui circolano le voci di un nuovo abbassamento di rating per l’Italia, la Borsa crolla trascinata in basso dai titoli bancari: i principali sono tutti sotto il -5%.

Questi qua stanno ballando sul Titanic.

A questo punto la linea è di aperta sfida a Napolitano. Il Capo dello Stato aveva chiesto a Bersani di portargli una maggioranza entro martedì. Il segretario del Pd ha chiesto più tempo a disposizione per “convincere” i senatori che gli occorrono in un volgare mercato delle vacche. Il termine perentorio resta giovedì. O tra tre giorni Bersani ha combinato qualcosa o gli verrà tolto pure il pre-incarico.

A quel punto Napolitano si vedrà costretto ad aprire nuove consultazioni. Intanto il tempo stringe.

E l’Italia va a fondo.

Da Il Portaborse, 25 marzo 2013, 16:48, In Palazzo

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