Per lei le “dimensioni” contano

Lo rivela uno studio pubblicato  su Pnas in cui scienziati canadesi 

e australiani hanno pesato l’importanza data a caratteristiche fisiche come altezza, vita e spalle

Per lei le «dimensioni» contano: la «taglia» dell’organo sessuale maschile risulta infatti uno dei fattori principali del fascino di un uomo.

 Lo rivela uno studio pubblicato su Pnas in cui scienziati canadesi e australiani hanno pesato l’importanza data da lei a caratteristiche fisiche come altezza, forma del corpo e, appunto, dimensioni della parte più intima.

Lo studio è unico nel suo genere: 105 donne dovevano dare un giudizio su maschi i cui corpi erano stati creati al computer variando diversi aspetti (altezza, girovita, spalle etc): le donne non sapevano quali aspetti erano modificati, né potevano percepirli consciamente perché avevano solo pochi secondi per esprimere un giudizio su ciascun uomo.

È emerso, spiega Brian Mautz dell’Università di Ottawa, che per lei un uomo è tanto più affascinante quanto più alto e `dotato´. Ma non basta, per piacere lui deve avere un corpo a `V´, spalle larghe vita stretta e non `a pera´, spalle strette-vita larga.Insomma le dimensioni contano e gli autori ipotizzano che, prima che gli esseri umani indossassero vestiti, le femmine usavano le `dimensioni´ dell’organo sessuale maschile come uno dei fattori di scelta del maschio con cui accoppiarsi e che questo abbia contribuito all’evoluzione della sua morfologia (gli uomini hanno l’organo leggermente più lungo e marcatamente più largo degli altri primati). La Stampa, 8/4

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