La terna che Berlusconi vuole proporre

a Bersani (che non si fida)

Da Il Portaborse, 09 aprile 2013, 09:52, In Palazzo

Anche stamattina Bersani ha detto che non farà il governo con Berlusconi. E va bene. Resta da capire con chi intenda fare un esecutivo Bersani. Qualcuno dovrebbe spiegargli che in primo luogo non ha vinto le elezioni e in secondo al Senato non ha i numeri per avere una fiducia. Rischia di non averla manco se i famosi quindici grillini escono dal MoVimento 5 Stelle e gli danno una mano perhé in questa ipotesi potrebbe essere Monti e i suoi 18 voti a palazzo Madama a venire meno.

Oggi però, mi voglio occupare del Pdl. Non per divertimento ma solo perché ieri perché ieri sera ho incontrato uno degli sherpa di Berlusconi.

Mi ha spiegato che il Cavaliere ha in mente tre candidati per il Quirinale. Il primo è Gianni Letta: non è vero che non ci pensi più, resta sempre il suo candidato favorito.

Il secondo è Giuliano Amato, perché di lui si fida. Il terzo è Massimo D’Alema perché, è il ragionamento berlusconiano, è l’unico che avrebbe il coraggio e la forza di graziare il Cavaliere nel caso di una condanna o di più condanne.

Franco Marini è fuori dalla terna. Potrebbe però riemergere nel caso di un accordo come candidato di mediazione. Più defilati resta Luciano Violante visto che agli occhi dei maggiorenti del Pdl è un po’ fuori dai giochi soprattutto all’interno della magistratura. Ormai outsider i ministri Paola Severino e Annamaria Cancellieri visto che sembra ritornare alla grande la voglia di un politico e sia a destra che a sinistra prevale il desiderio di mettere da parte i politici.

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