Fiat, Marchionne: "Questo euro non aiuta nessuno.

Dobbiamo ripensarlo".

Libero lo scrive da una settimana, Silvio Berlusconi lo ha ribadito nel suo colloquio con il Foglio, e ora lo grida a gran voce anche Sergio Marchionne. La situazione spaventa la Fiat, stretta nella morsa della crisi e di una Europa che non cresce, e che in generale fa tremare mercati e imprese del Vecchio Continente. "Sono rimasto scioccato dalla decisione della Bce di non abbassare i tassi - ha commentato senza troppi giri di parole l'amministratore delegato del Lingotto -. Ho visto le reazioni dell'euro stamattina e trovo il suo valore attuale sproporzionato rispetto alle nostre capacità di competere perché non aiuta l'economia, non aiuta nessuno". Quello del manager Fiat assomiglia a un diktat: "Abbiamo visto il Giappone che si è comportato diversamente, gli americani continuano a facilitare l'espansione del credito nei mercati finanziari e questo serve anche in Europa - ha spiegato Marchionne al suo arrivo al Consiglio Italia-Usa a Venezia-. Dobbiamo ripensare la posizione". Posizione che, per inciso, è condivisa anche dal presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera: "La svalutazione dell'euro deve avvenire, prima o dopo, più prima che dopo". "L'euro è molto sopravvalutato - è entrato nel dettaglio Tronchetti Provera -. Al momento dell'integrazione dell'Unione Europea e dell'avvento della moneta unica il rapporto di cambio con il dollaro era 1,17. Oggi siamo ben al di sopra, la nostra economia è più debole in rapporto a quella americana e quindi dovrebbe essere sotto". Libero, 8/6

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