Imprenditori trevigiani e i voti a Grillo.
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“Grillo, politica pensa a minoranze ma diritti maggioranza ignorati”
ultimo aggiornamento: 13 ottobre, ore 13:17
Roma, 13 set. (Adnkronos) - "E' giusto occuparsi dei diritti delle minoranze, ma chi si occupa dei diritti della maggioranza?" A chiederlo è Beppe Grillo in un lungo post sul suo blog in cui ricorda le parole di Abraham Lincoln: "La pubblica opinione è tutto". "L'agenda politica è fitta come le maglie di un pescatore di gamberettti di interpellanze e leggi a favore delle minoranze, giustamente. Nulla da eccepire - puntualizza il leader M5S - La maggioranza del Paese è però assente da qualunque provvedimento che non sia castratorio, da ogni discussione, trattata come un intruso". Un'osservazione, la sua, che rischia però di generare nuovi malumori in casa 5 Stelle dopo le polemiche degli ultimi giorni: oltre ai 20 punti di programma M5S, i grillini hanno infatti pronte in Parlamento altre proposte di legge, tra queste un ddl sui matrimoni gay e un altro sul fine vita.
Sarebbe interessante conoscere oggi se cosa pensano della “Carta di Castelbrando”e cosa pensano i piccoli imprenditori trevigiani dei voti dati al M5S e della ipotesi di crearsi uno strumento politico attraverso l’alleanza con Grillo e il suo stratega. Così come il movimento FARE. Cambiare l’Italia non è facile e troppi leaderini cercano di emergere e con i loro movimenti complicano la soluzione. OPACT
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