Laser a femtosecondi la cataratta non fa più paura

Il Congresso Internazionale della cataratta è l’appuntamento

più autorevole in Europa, che da 35 anni, sotto la direzione del dottor Lucio Buratto (nella foto), si tiene a Milano

17/10/2013, Libero

Collegati via satellite con altri sei centri internazionali, i massimi specialisti riuniti al 35° Congresso internazionale di chirurgia della cataratta e rifrattiva in corso a Milano – che rappresenta il più importante appuntamento europeo dedicato all’argomento – presentano i nuovi sviluppi dell’intervento di cataratta in una Consensus Conference hanno definito il laser a femtosecondi il metodo d’elezione per la cura della cataratta. Sulla base di studi e ricerche che mettono a confronto vantaggi e svantaggi, l’uso del laser a femtosecondi  si dimostra la metodica più innovativa per  una disfunzione visiva che in Italia conta ogni anno più di 500 mila interventi. A due anni dalla sua presentazione, il laser a femtosecondi si sta diffondendo in misura esponenziale nei migliori centri oculistici pubblici e privati: erano una cinquantina al suo esordio, sono triplicati l’anno successivo e oggi al terzo anno, i laser installati nel mondo sono oltre 600. Anche il numero di pazienti ha visto un’adesione straordinaria: oltre 250 mila interventi eseguiti quest’anno. Gli specialisti hanno convenuto in una Consensus Conference  di considerare il laser a femtosecondi la nuova tecnica d’elezione per la cura della cataratta.

Via cataratta e… occhiali!  La cataratta è una patologia che colpisce oggi il 60% dei soggetti ultrasettantenni. Consiste nella progressiva opacizzazione del cristallino, che impedisce ai raggi luminosi di giungere alla retina riducendone così la capacità visiva. E’ opportuno ricorrere all’intervento chirurgico di cataratta all’insorgenza dei primi disturbi visivi, non appena cioè si manifestano le prime difficoltà visive: nella lettura, nel lavoro, nella guida. L’intervento, che oggi garantisce ottimi risultati funzionali, consiste nella rimozione del cristallino opaco e sua sostituzione con uno artificiale trasparente. Le moderne tecniche chirurgiche permettono, nella stragrande maggioranza dei casi, la rimozione  del cristallino opaco mediante una sonda ad ultrasuoni di dimensioni ridotte ; poi grazie all’ingegneria biomedica gli specialisti sono in grado di sostituire il cristallino opaco con un cristallino artificiale pieghevole in  materiale acrilico di piccolissime dimensioni. Il suo inserimento avviene tramite un’incisione molto piccola, che minimizza la possibilità di astigmatismo post-operatorio ed i punti di sutura. Un grande progresso scientifico se si pensa che solo fino a 20 anni fa non era possibile sostituire funzionalmente il nostro cristallino ma si usavano spessi, pesanti ed antiestetici occhiali da usare sia per lontano che per vicino. Questa “protesi intraoculare”, disponibile in diversi poteri diottrici, garantisce una buona visione ma non ha risolto tutti i problemi di un paziente operato di cataratta. Fino ad  oggi infatti il paziente è stato obbligato a fare una scelta: se usare occhiali correttivi per la visione per lontano oppure se usarli per vicino, senza avere la possibilità cioè di abbandonare totalmente l’uso delle lenti. Oggi però sono disponibili i cristallini artificiali multifocali. Sono lenti disegnate in modo da produrre più di un potere ottico per sfruttare al meglio la visione sia da vicino che da lontano. Nel passato soluzioni simili sono già state proposte con uno scarso risultato in quanto non fornivano una qualità di vista sufficientemente buona; la nuova generazione di queste lenti fornisce ottimi risultati per lontano  e vicino ed è anche in grado di dare una buona qualità di vista, di giorno e  di notte.

I plus del laser. Il vantaggio nell’utilizzo del laser in altri passaggi chirurgici dell’operazione è sicuramente la precisione del taglio, la sua programmabilità e prevedibilità, la sua riproducibilità, la maggior possibilità di pianificazione, soprattutto in funzione dell’impianto di lenti multifocali e accomodative. L’incisione sulla capsula o involucro della cataratta permette maggior precisione e aumentata sicurezza dell’atto operatorio; ciò facilita l’inserimento della lente intraoculare con una maggior certezza nella centratura della lente stessa.   Il laser a femtosecondi, riduce i traumi ai tessuti oculari per cui  la cornea dopo l'intervento appare chiara e trasparente e con minore reazione edematosa. In questa tecnologia ,come in ogni atto chirurgico, la precisione del laser sostituisce e sempre più sostituirà l’atto chirurgico attualmente fatto con i taglienti (aghi, bisturi, pinze). Oggi, nell’intervento che si avvale del laser a femtosecondi, il chirurgo non utilizza più lame o altri strumenti taglienti.

I numeri della cataratta. In Italia si operano ogni anno 500 mila pazienti di cataratta e circa 150 mila sono i pazienti che si sottopongono a tecniche laser per la correzione di miopia, astigmatismo ed ipermetropia. Si comprende quindi quale sia il valore della chirurgia oftalmica per il benessere non solo visivo della popolazione. In Italia si contano oltre 20 milioni di persone che hanno un problema visivo: 12 milioni sono miopi, 5 milioni ipermetropi, 3 milioni astigmatici; inoltre, circa 25 milioni sono presbiti, cioè devono usare occhiali per vedere da vicino e leggere. E secondo recenti studi epidemiologici i difetti rifrattivi sono in aumento, soprattutto tra i giovani.

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