RSU Electrolux e Europa

La candidatura nella lista TSIPRAS per le elezioni europee

di un membro di spicco della RSU di Susegana potrebbe rappresentare la fine o l’inizio del percorso politico della FIOM di Susegana e non solo, e la spiegazione del mantenimento, forse anche strumentale,  delle  tensioni in atto in questo stabilimento.

L’anticapitalismo che stà alla base del programma ideologico della lista Tsipras si manifesta, per ora, nella critica al sistema bancario e quello speculativo; nel sostegno che viene dato da partiti di sinistra come SEL  Vendola , movimenti e personalità da sempre conflittuali con le tendenze liberali.

Domenica 4 maggio si riuniranno a Ventotene a “battere i pugni per cambiare l’Europa”, là dove Alfiero Spinelli e Guido Rossi confinati, scrissero il manifesto per una Europa libera e unita.

Ma ciò che più interessa qui è il percorso politico fatto dalla Fiom in questi 50 anni nello stabilimento di Susegana. Percorso che si presta ad una analisi approfondita di qualche volenteroso che sapesse cogliere  il passaggio da lotte sindacali, mensa e diritti dei lavoratori, alla introduzione della politica(già iniziata dalla Cisl in tempi remoti)  pura come guida a soluzione delle rivendicazioni favorevoli ai dipendenti interessati allo aumento delle loro prestazioni e condizioni compatibili con il buon andamento presente e futuro della azienda.

Oggi, tenuto conto della situazione in atto,   le domande potrebbero  essere: la “politica” di questa RSU può essere d’aiuto alla soluzione dei problemi sindacali esistenti nello stabilimento? C’è un “conflitto di interessi” fra gli obiettivi politici della RSU e gli interessi, presenti e futuri,  “sindacali” dei dipendenti? Non crea invece e anche una reazione antisindacale nella opinione pubblica che, a differenza di un tempo, non segue più, non partecipa e lascia soli nelle loro rivendicazioni, i lavoratori Electrolux?

Corvo Rosso, 1.5.2014

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