Vittorio Veneto in mano alle minoranze

Traforo SI o NO ? Giunta in difficoltà

Stallo nel nuovo PD. E siamo solo agli inizi, Il progetto Traforo che divide la nuova maggioranza ha 40 anni ed è costato una barca di soldi. Il TAR ha bocciato il progetto e ora la soluzione dipende, sembra, dall'ANAS. Ricorso si o no? Di tutti gli altri problemi di Vittorio non se ne parla.  

Riportiamo 2 post apparsi su OT

1-ottavio pasquotti

06/07/2014 - 15:38

BASTA LEGGERE LA SENTENZA DEL TAR

Basta leggere la sentenza del Tar per capire quello che c'é da fare, lo spiegano i giudici con chiarezza assoluta. Quindi nessuna bocciatura del progetto, ma solo per le aree dei ricorrenti, e con precise indicazioni sui vizi burocratici che motivato il provvedimento ma anche con le indicazioni quindi su cosa fare per avere un provvedimento perfetto. Ammesso che il consiglio di stato confermi il provvedimento del Tar, cosa tutt'altro che scontata, basterà fare, questa volta senza pasticci, quanto richiesto, per risolvere il problema. Con questa sentenza non ci sono più alibi per non completare un progetto che ha visto il voto dell' 80 % alle comunali a partiti che considerano l'opera prioritaria, e quindi a Tonon spetta l'obbligo di dare attuazione a quanto contenuto nel suo programma elettorale e per cui è stato votato

2-Corvo Rosso

07/07/2014 - 14:06

CHI NON VOTA NON CONTA?

Conta solo per dire che c’è malessere in una comunità, che i partiti tradizionali e movimenti locali (in aumento a ogni tornata elettorale) non riescono a convincere con i loro programmi una gran parte di elettori, non intercettano i loro bisogni e aspettative ( forse i temi locali non bastano più). Quindi il tema del 50% di non votanti è metabolizzato e in attesa di approfondimenti culturali scelte e progetti. Di crescita politica e amministrativa dei candidati nelle liste.

Restano in piedi altri dati numerici da prendersi con le pinze.

Pasquotti dice che l’80% degli elettori che hanno votato, sono per il traforo. Fa riferimento ai voti dei partiti che si erano detti favorevoli, Lega compresa. Bastanzetti dice, mi pare, meno ma comunque sempre la maggioranza è, par di capire. M5S dice il 74% dei nostri intervistati è per il no. Al bisogno viene in mente il discorso dei tre polli e relative statistiche. Non dice quanti hanno detto no, a quali domande e come poste hanno risposto, in quali banchetti, zone-quartieri, si sono raccolte. Numeri che non contano visto anche i voti che hanno preso..

Alla fine ha ragione Pasquotti e che invece di 80 siano 70% d’accordo nulla toglie tenendo presente che quel 50% di non votanti se ne frega della soluzione da dare al problema. Direi, ripetendomi, metabolizzato anche questo dato. Passiamo ad altro.

Mognol &C. ma che per entrare in Giunta si è accontentato di dire NO ma SI se…..

PD. Del vecchi partito, per brevità PCI, restano poche tracce. Molto UDC con qualche “comunista” di destra, qualche liberale bersaniano. E’ passato dal 42% renziano delle Europee al solito 15/20% di voti locali. Di renziano in questa Giunta c’è l’etichetta ma nel concreto nell’agire, negli accordi fatti c’è tanto “savoir faire” tatticismo convinzione che alla fine le forze nuove, raggiunti i posti di comando, non li lasceranno e diventeranno realisti e lealisti.

Ritornare alle urne è troppo rischioso agitando il solo problema traforo.

Pasquotti dice che è diventato tutto più difficile, ci siamo permessi di dirlo anche noi la scorsa settimana, in un post con osservazioni ineccepibili non colte e contraddette da Bastanzetti fermo sul particolare si o no 80%. Il problema vero è in quelle osservazioni. O si procede renzianamente o per altri 20 anni tutto resterà fermo visto che il PD non riesce a raggiungere elettoralmente una maggioranza omogenea sul programma.

Calma e gesso ma non per molto perché, alla fine, riaffiorerà il vecchio “ si stava meglio prima quando si stava peggio” quando nessuno suonava ma cantava.

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