Qui si sta con i soldati d'Israele

Coraggioso è l’ordinario popolo d’Israele,

uomini donne e bambini che continuano la loro vita sapendo che un missile o una bomba potrebbe esplodere in ogni istante accanto a loro. Ma ancora più coraggiosi sono i soldati di Tsahal che in questi giorni combattono dentro a Gaza. Sabato i terroristi di Hamas ne hanno uccisi tredici. Tredici “Golani”, la brigata di ragazzi che subisce più perdite e la cui dedizione ha creato una leggenda. A Gaza sono spiati da occhi crudeli, sono odiati da giovani e vecchi, sono presi di mira da tagliateste senza pietà, sono ansiosi di tornare dalle loro famiglie. Questi soldati hanno linee di condotta uniche al mondo: nessun altro esercito avverte il nemico prima di colpire, nessun altro esercito ha una clausola che prevede di disobbedire a un ordine disumano. Questi ebrei con l'uniforme olivastra e che combattono in questa lunga notte tengono il destino del mondo libero nelle loro mani. Dall’anno della fondazione dello stato ebraico, più di 60.000 missili sono caduti su Israele. Gli ebrei israeliani sono vittimizzati e sono di nuovo abbandonati dal mondo - oggi, proprio come settant’anni fa. Aprite qualsiasi giornale occidentale e potrete leggere la vita di Israele sotto i missili di Hamas come se fosse qualcosa di trendy, life as usual, mentre i palestinesi muoiono. Ma una riga su Israele come nazione più bombardata del mondo. Nella Seconda guerra mondiale, la speranza non venne dalle avanguardie occidentali, ma dagli ebrei che si ribellarono contro la tirannia. Lo stesso accade oggi. Il sagace autore americano Eric Hoffer nel 1968 ha dato voce alla più tragica verità dopo l’Olocausto: “Ho un presentimento che non mi dà tregua; che riguarda Israele e tutti noi. Se Israele dovesse soccombere, sarebbe una Shoah per tutti noi”. Tragico che una nazione pacifica e unica come Israele debba ricorrere a mezzi violenti per sopravvivere.

di Giulio Meotti | 21 Luglio 2014 ore 12:19, FQ.

Commento

franco bolsi • 32 minuti fa

Accomuno Israele con il genocidio dei cristiani nell’islam. So che questo è religiosamente scorretto sia per gli ebrei, che dai cristiani hanno sempre subito persecuzioni, sia dal religiosamente corretto del Vaticano che dialoga con l’islam. Lo schema occidentale è sempre quello: poveri palestinesi che muoiono, “cattivo” Israele che attacca e indifferenza allo sterminio dei cristiani. L’occidente è stupido

o in malafede e non ha ancora capito che l’islam è per sua natura aggressivo. Interessa la sorte dei poveri palestinesi? Bene, allora l’ONU, invece di blaterare, invii una forza d’interposizione fra Israele e Gaza. Forza con licenza di eliminare

basi missilistiche e flusso di armi per colpire qualunque forma d’aggressione

nei confronti degli ebrei. Per intenderci non la farsa pacifista della Bosnia. Significa guerra, lo so bene, quindi dubito, lo faranno. Allora se ne stiano zitti e permettano a un popolo piccolo ma tenace di difendersi dai lupi. I soldati israeliani combattono anche per me. Sono quindi con loro, sempre.

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