Lettere al Direttore Il Foglio 14.8.2014

La strana crisi che fa scendere il prezzo della frutta,

ma non siamo alla frutta

1-Al direttore - Drammi di Ferragosto. Anche Berlusconi in fuga dal Calippato.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - Anche la Germania, a forza di combattere l’inflazione e uccidere l’economia dei vicini, è in discesa poiché ha meno capacità di esportare. Tuttavia Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, nega l’evidenza come a dire che il sole nasce a ovest e tramonta a est. La BuBa aveva il solo scopo di combattere l’inflazione a causa dell’ossessione di Weimar e ora non accetta la verità dell’incipiente deflazione. Come sempre seguire i tedeschi porta alla rovina. Ora bisogna accettare la deflazione, consumare meno, lavorare meno, produrre meno avendo però l’accortezza di lavorare un po’ tutti. Il vecchio mondo consumistico è finito; era l’ora; era troppo stupido.

Giancarlo Politi

3-Al direttore - Strana crisi internazionale: di solito saliva il prezzo del petrolio, stavolta è sceso il prezzo della frutta.

Giuseppe De Filippi

4-Al direttore - Sull’incontro di cristiani ed ebrei a Milano contro le persecuzioni delle minoranze religiose. Troppo tardi, piazza Duomo è stata già occupata anni fa per stendervi tappetini rivolti alla Mecca e inginocchiarsi nella preghiera islamica. Da allora è divenuta terra dell’islam. Solo noi vantiamo diritti civili sulla terra, per l’islam tutta la terra è di Dio, stendervi il tappetino della preghiera o innalzarvi la mezza luna è la stessa cosa. Un vescovo di qualsiasi tempo dovrebbe conoscere questo, altrimenti è vanamente epi-scopo.

Luca Sorrentino

5-Al direttore - “Termini Imerese è una vertenza simbolo per il mezzogiorno, è una vertenza simbolo per la produzione industriale e manifatturiera del paese”. Così hanno scritto gli operai Fiom dello stabilimento Fiat in Sicilia in una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi, in visita in varie aree critiche del sud. Chissà se hanno aggiunto che la vertenza per anni è stata un simbolo sì, ma dell’incapacità di un sindacato tardo-sovietico di promuovere veramente gli interessi degli operai, che coincidono con una fabbrica che corre, e non con i bastoni tra le ruote a ogni segnale di produttività.

Franco Santirana

6-Al direttore - Se tutti i rumors dei siti sportivi saranno confermati, Antonio Conte sarà il nuovo allenatore della Nazionale. E, altro che tetto ai dipendenti pubblici, lo sarà con uno stipendio da top club europeo, roba da 4 o 5 milioni. La novità, è che una parte del lauto ingaggio dovrebbero pagarglielo gli sponsor. Senza oneri per lo stato, come si dice. Vedremo. Però sarebbe il caso di dire: allora è proprio vero che la spending review, se si vuole, si può vararla in una mezz’oretta.

Pietro Valdobbia

7-Al direttore - La notizia che “almeno cento marine sono atterrati sul Monte Sinjar, nel nord dell’Iraq, per organizzare la fuga di 30 mila yazidi” è una buona notizia. Non riscatta la politica “ondivaga” di Obama (se parlassi come lui direi anch’io “una stronzata”), non rimette le cose a posto nel caos esploso negli ultimi anni, ma è una notizia buona. Lo si può dire.

Mario Fargioni

8-Al direttore - Un fantasma si aggira per l’Europa: l’Europa. Care cose.

Mariano Guzzini

9-Al direttore - E’ morto don Pierino Gelmini. Cordoglio, dolore e riconoscenza, in chi ne ha conosciuto la tempra e la generosità. O magari solo sorpresa o silenzio. Ma comunque rispetto e serietà. Il lutto si consola con il bene lasciato, con i ricordi di prodigo altruismo e di dedizione al prossimo, dei quali non mancano esempi. Bastava citare questi, per rendere merito ai suoi meriti, in una simile circostanza. Invece no. Perché se il fango può affossare un vivo, figuriamoci la memoria di un morto. Così i moralisti iscritti all’Albo hanno ricordato le calunnie e i sospetti: senza condanna, peraltro, ma con una sentenza “Amico di Silvio Berlusconi”. Non sono riusciti a trattenersi. E’ più forte di loro: sono geneticamente mascalzoni. Cordiali saluti.

Rodolfo Maida

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