Lettere al Direttore Il Foglio 14.11.2014

Crippa (sulla scia di Bruno Forte) contro le Sentinelle

1-Al direttore - Pare che la curia di Milano faccia schedare dai prof di religione le scuole pro gay. Le famose Sentinelle a schola.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - Non si capisce perché i principali quotidiani prendano in giro il cittadino Andrea Colletti, avvocato di Pescara nonché (probabilmente a sua insaputa) membro del Parlamento. E’ quello che ha fatto un esposto alla procura della Repubblica per denunciare il patto del Nazareno. E allora? Gli stessi quotidiani hanno talmente montato l’inchiesta sulla trattativa stato-mafia da portare la Corte d’assise al Quirinale, e seguono con soddisfazione il processo relativo a uno dei tanti episodi di trasformismo, che si distingue dagli altri solo perché questa volta ne è protagonista un agente provocatore del calibro di Sergio De Gregorio: solo nel caso di Andrea Colletti percepiscono il grottesco?

Luigi Covatta

3-Al direttore - Sempre bravo Massimo Bordin che nel breve dire fornisce l’essenziale. Domani ci dirà come mai Conso, firmatario del decreto di revoca del 41 bis, supposto frutto della trattativa, sia rimasto inspiegabilmente fuori dal processo per la stessa. Anticipo una opinione: incriminare Conso equivaleva a portare in giudizio una delle personalità universalmente più specchiate d’Italia e con ciò affondare immediatamente nel consensuale ridicolo tutto l’impianto processuale (però mantenendo puntato contro di Lui il fucile della indagine mai chiusa).

Serafino Penazzi

4-Al direttore - Il tema della presenza di truppe russe nelle province separatiste ucraine – data la non poca esperienza, a est come a ovest, nella guerra della disinformazione, e in mancanza di prove circostanziate e credibili che, dopo oltre sei mesi di conflitto, tardano a essere prodotte – è destinato a restare controverso e come tale andrebbe maneggiato. Detto questo, il punto politico che meriterebbe di essere valutato con maggiore attenzione è anche un altro. Una parte del governo ucraino e dei suoi protettori internazionali intende risolvere manu militari l’insurrezione delle due province del sud-est, e dunque il più generale problema del futuro assetto dello stato ucraino e dei suoi rapporti con la Nato. Questo la Russia non lo può permettere. Chi ha a cuore una soluzione della crisi, invece di soffiare sul fuoco, dovrebbe adoperarsi per rendere possibile un compromesso, cioè un negoziato che tenga nel dovuto conto gli interessi di tutte le parti in causa.

Massimo Boffa

D’accordo, ma i negoziati si fanno con interlocutori affidabili. La Nato ha dei dubbi e io, come Berlinguer prima di me e molti altri da decenni, preferisco lo scudo protettivo della Nato ad altri scudi, con tutto il rispetto per il grande paese governato da Vladimir Vladimirovic. Magari l’Ucraina è una piccola Russia, ma eventi recenti ne fecero uno stato indipendente. Vero? Sbagliato? Fuochino?

5-Al direttore - Fidarsi dell’Orso russo? Se ci si potesse fidare di questa America! Grazie per l’Iraq, per le primavere arabe, per la Libia… e per la Nato in Ucraina. A fare che poi? Chi è il nemico? E Pratica di Mare dov’è finita? Qual era il suo senso?

Fabio Torrembini

6-Al direttore - “Francesco – dice Blase Cupich, vescovo di Chicago – non ci sta dicendo che questa è la legge e che dobbiamo seguirla per raggiungere il cielo”. Ah no? Dunque dovremmo fare il bene dell’uomo perché è giusto in sé? Oppure perché “lo dice Francesco”? Non magari perché Cristo è stato il tramite con cui Dio ci ha confermato che questa è la via per la salvezza eterna della nostra anima? Dunque umanesimo anche etsi deus non daretur, purché lo dica Francesco? Sono sempre più sconcertato dalla piega che sta prendendo la chiesa cattolica. Temo che ormai lo scisma di fatto sia inarrestabile.

Mark Bosshard

Non posso dirle #stiasereno, ma quasi.

7-Al direttore - Ebola e liberismo? Dall’ipse dixit di Aristotele all’ipsa delirat di Boldrini, il mondo non cessa mai di fare riferimento a un principio di autorità; in nome di che cosa dice tante stupidaggini la Boldrini se non perché occupa uno scranno alla Camera? Che fine ha fatto Fini così osannato anni fa? Davvero dei giornalisti non ci si può fidare, perciò è giusto che i giornali si estinguano, se per vendere devono rincorrere notizie pazze, oscene o orribili; viva la censura.

Luca Sorrentino

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