L’otaria che ama (davvero) il pinguino. Almeno 4

casi documentati di rapporti sessuali tra giovani maschi

del pinnipede con esemplari di pinguino reale, di cui uno poi ucciso e divorato

di Paolo Virtuani Il Corriere della Sera

La prima volta che è stato osservato nel 2006 nell’isola Marion, sperduto avamposto nell’oceano Indiano meridionale a 1.800 km a sud-est dal Sudafrica, gli scienziati hanno pensato che fosse il comportamento di un’otaria maschio frustrata e con scarsa esperienza sessuale. Oppure un atto aggressivo e predatorio (forse anche per gioco) che poi si è trasformato in un vero e proprio stupro. Ma quando si sono visti altri tre atti sessuali tra maschi di otaria orsina antartica (Arctocephalus gazella) ed esemplari di pinguino reale (Aptenodytes patagonicus) è sorto un dubbio: questo comportamento sta diventando diffuso tra le otarie dell’isola Marion. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Polar Biology.

Almeno quattro casi

In tre dei quattro casi documentati dalla squadra di ricercatori guidata da William A. Haddad e Nico de Bruyn dell’Istituto di ricerca sui mammiferi dell’Università di Pretoria che tiene sotto controllo ciò che avviene nella remota e desolata isola sub-antartica, dopo gli atti sessuali (alcuni con penetrazione accertata) della durata di circa cinque minuti i pinguini (di sesso non identificato) sono stati lasciati andare, ma in un caso il pinguino reale dopo l’accoppiamento improprio è stato ucciso e divorato. I pinguini reali sull’isola Marion fanno parte delle prede cacciate dalle otarie.

Comportamento

La spiegazione di questo comportamento anomalo non è facile nemmeno per gli etologi. «Le otarie, come le foche, hanno capacità di apprendimento», spiega de Bruyn, secondo il quale «questo comportamento si sta diffondendo sull’isola ma non capisco quale sia il vantaggio per le otarie». I maschi di otaria che hanno avuto rapporti sessuali con i pinguini sono esemplari giovani e non ancora in grado di conquistare e mantenere un harem di femmine della propria specie. «Forse è una reazione a una frustrazione sessuale dovuta all’aumento di ormoni durante la stagione degli accoppiamenti che si scarica sui pinguini, che sono una facile preda per “allenarsi” alle pratiche di copulazione».

19 novembre 2014 | 14:20

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata