Un modello 730 precomplicato

Nessuno riceverà il modello a casa. Ogni contribuente dovrà attivarsi preventivamente per ottenere le chiavi d’acceso al sito Entratel dell’Agenzia delle Entrate.

Solo a quel punto ci si potrà connettere al sito internet e scaricare il proprio modello 730 precompilato. Se poi il contribuente intende presentare il 730 precompilato tramite un Caf o un professionista abilitato allora sarà necessario fornire anche un’apposita delega a quest’ultimo affinchè possa accedere al sito e scaricarsi il modello. E’ questo lo scenario che si evince scorrendo la bozza delle istruzioni alla compilazione del modello 730 messe a disposizione degli utenti nella giornata dall’Agenzia delle Entrate (si veda quanto anticipato su ItaliaOggi di ieri). Quella del 730 precompilato assume dunque l’aria di una semplificazione alla rovescia. Considerato infatti che il modello, proprio per le sue caratteristiche intrinseche, è destinato alla numerosa platea dei titolari di redditi di pensione appare veramente difficile poter pretendere da molti di questi soggetti, una dimestichezza con i siti web e con le procedure informatiche. Ecco allora che per molti contribuenti si può già parlare di precomplicato anziché di precompilato.

Le bozze delle istruzioni al modello 730 del 2015 introducono comunque alcune certezze. In primo luogo nessun contribuente potrà dormire sonni tranquilli attendendo di ricevere dall’Agenzia delle Entrate il proprio 730 precompilato. Come si legge testualmente nella bozza delle istruzioni il modello verrà infatti messo a disposizione del contribuente, a partire dal 15 aprile 2015, in un’apposita sezione del sito internet dell’Agenzia delle entrate all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it.

Per ovvi motivi di riservatezza tale area sarà accessibile soltanto ai contribuenti in possesso delle chiavi di accesso (codice pin) al sistema. Tali codici, ricorda la bozza delle istruzioni, potranno essere richiesti secondo tre modalità alternative: online, accedendo al sito dell’Agenzia delle entrate inserendo alcuni dati; per telefono, tramite il servizio di risposta automatica al numero 848 800444 al costo di una chiamata urbana; recandosi presso l’ufficio delle entrate competente muniti di un documento di identità. Ognuna di queste tre modalità comporta dunque un’iniziativa da parte del contribuente con costi, diretti ed indiretti, più o meno evidenti.

Di Andrea Bongi, Italia Oggi, 3.12.2014

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