Lettere al Direttore Il Foglio 6.12.2914

Liberi di obiettare e controargomentare sulle allergie & C.

1-Al direttore - Sindaci arancioni. De Blasio: “Mio figlio è nero, gli dico sempre di stare attento alla polizia”. Pisapia: “Mio figlio è bianco, gli dico sempre di stare attento alle lettere minatorie”.

Maurizio Crippa

2-Al direttore - “Mafia tempora currunt”. (Cicerone, prima Catilinaria).

Michele Magno

3-Al direttore - Tutti i giornali e tutte le tv ripetono che sono 1.200, e già questo fa pensare, visto che in realtà sono 1.126. Comunque, dopo avere letto le 1.126 pagine dell’Ordinanza di custodia cautelare pomposamente ribattezzata “Mondo di mezzo” sul presunto verminaio romano, devo dirle che, se questo malaffare “de borgata” è un’associazione mafiosa, io sono Gaetano Badalamenti.

Maurizio Tortorella

4-Al direttore - Sono un ristoratore con intolleranza leggera ad alcuni alimenti, mia moglie che lavora con me è allergica al nichel… quindi sono sensibile al problema. Io sono anche lo chef, quindi cucino. Trovo veramente idiota questa nuova normativa europea. Tra l’altro entra in obbligo il 13 dicembre, il giorno di santa Lucia protettrice dei ciechi, proprio come i burocrati europei che pur di dare una giustificazione al loro (lauto) stipendio riescono a emanare normative che sono inutili. E spiego perché: 1. I soggetti allergici sono i primi a saperlo, e sono quindi loro che dialogando con il personale del ristorante lo fanno presente. Esco spesso dalla cucina per parlare con loro e risolvere il problema. 2. C’è una grande maggioranza di clienti che si dicono allergici ma non lo sono, semplicemente non gli piace chessò il pecorino o l’aglio o la cipolla. Quindi al solito siamo di fronte a una minoranza che vuole imporre agli altri le proprie necessità, già ci muoviamo in una giungla di regole, regolette e stupidaggini che ci fanno perdere tempo e denaro. Grazie ma non abbiamo bisogno anche di questa.

Liviano Olivotto

Ho rispetto per chi abbia intolleranze, allergie, malattie legate all’alimentazione. Modestamente, me ne intendo, dico di alimentazione. Ma con la medicina ispirata a fitness e principio di precauzione, due idoli, è bene che si resti liberi di obiettare, controargomentare.

5-Al direttore - Prima le scuse a seguito dell’indegna caciara mediatica scatenata dai soliti sacerdoti del pensiero unico, per una legittima richiesta ai docenti di religione di reperire informazioni sulla penetrazione del gender nelle scuole. Poi l’allontanamento di un insegnante, anche stavolta di religione (aridaje), dopo le proteste di alcuni genitori per aver fatto vedere in classe un video in cui si descrive un aborto. E dire che mi ero molto rallegrato alla notizia che a Milano, dopo Martini e Tettamanzi, era tornato un vescovo cattolico.

Luca Del Pozzo

6-Al direttore - Se Draghi ritiene finalmente illegittimo non ottemperare al mandato della Bce contro i rischi di deflazione (come, del resto, tante volte sostenuto sul Foglio da chi scrive) e poi precisa che per acquistare titoli pubblici non è necessaria l’unanimità dei membri del Consiglio direttivo (come è ovvio), l’ulteriore temporeggiamento può essere dovuto: all’attesa della sentenza della Corte di giustizia europea sulle operazioni Omt, all’aspettativa di una situazione ancora più vicina alla deflazione, all’intento di mediare con i sei membri dissenzienti nel Consiglio, primi fra tutti i due tedeschi. Sono aspettative, tuttavia, rischiose per l’ambiguità o la non vicinanza degli eventi attesi; soprattutto, l’eventuale insistenza per una niente affatto facile mediazione potrebbe portare a scelte eclettiche, l’unica possibile, senza pasticciare, essendo l’opzione di  prevedere una qualche condizionalità per tali acquisti. Peggio ancora se si pensasse a una pressione dei governi contraria al trattato Ue. Intanto, si usura fortemente il monito, ripetuto da cinque mesi, sul ricorso a misure non convenzionali – una sorta ormai di giaculatoria – e, addirittura, nel Consiglio ci si fronteggia su sottilissime distinzioni per le parole da adottare nei comunicati, come nell’Accademia della crusca. Nella prossima seduta un ulteriore rinvio realizzerebbe un vulnus nella credibilità della Bce, soprattutto dopo che si è convenuto che non ottemperare al vincolo del mantenimento della stabilità dei prezzi è illegittimo.

Angelo De Mattia

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