L’assemblea Pd è finita
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D’Alema assente per…, Bersani assente per mal di schiena. Restava Cuperlo, Civati che aveva affermato “meno di un mese e siamo fuori e dove andare decideremo: almeno che.. (la solita porticina per fare marcia indietro).
Poi c’è Fassina che, di brutto, chiede a Renzi se vuol andare alle elezioni anticipate e sembra più preoccupato a perdere il suo gruppo di parlamentari che di cercare di far prendere la maggioranza al suo Partito e indicata da Renzi. Inconsistenti. Si sono dati, sembra, un nuovo appuntamento per la a elezione del Presidente della Repubblica e non sarà l’ultimo per chi rimane nel PD ma in disaccordo.
L’assemblea si chiude con ancora una vittoria di Renzi e con la inconsistenza e incapacità della o delle minoranze interne di indicare una linea politica alternativa al Segretario Capo del Governo.
Sarà da vedere adesso cosa faranno le minoranze sparse nei vari Comuni periferici, tipo Vittorio Veneto, dove sono opposizione velata ma non tanto alla maggioranza che regge i Comuni.
Il fatto è che a sinistra non c’è un seme di partito che possa raccogliere le truppe (?) dissenzienti. Resta Vendola e Landini con la sua FIOM.
CW