Lettere al Direttore Il Foglio 27.12.2014

Un Pulitzer e un Antipulitzer per festeggiare i nostri vent’anni

1-Al direttore - L’anno nuovo vedrà, insieme al contratto a tutele crescenti, il sindacato a lotte crescenti della “strana coppia” (Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo). Dobbiamo rassegnarci: ormai anche il futuro non è più quello di una volta.

Michele Magno

2-Al direttore - Anch’io, come Manconi, sono “tremebondo” di fronte alla possibilità di riconoscere il “diritto a morire”. Non capisco però perchè ci abbia proposto il penoso caso umano di un padre suicida, in perfetta salute, convinto di “non essere più necessario a nessuno”, e di un figlio che confessa il suo rammarico per non avergli potuto garantire una fine meno “scomoda”. E’ evidente che il nostro “essere necessari” è una condizione che dipende dal valore delle nostre relazioni con gli altri, che si aspettano qualcosa da noi. E dovrebbe essere questo l’esito della “battaglia di civiltà” per l’eutanasia: smettere di chiederci cosa possiamo fare per gli altri perché gli abbiamo finalmente assicurato una fine confortevole?

Giuseppe Romiti

3-Al direttore - Con riferimento all’articolo pubblicato dal Foglio nell’edizione del 23 dicembre, con il titolo “Prodi, D’Alema e i guastatori del Quirinale”, secondo cui sarei entrata in Parlamento con Civati, segnalo l’evidente errore in cui l’autore è incorso pur di sostenere la propria tesi: è vero che ho scelto Civati alle primarie del Pd vinte da Matteo Renzi ma ciò è avvenuto quando come tutti gli altri ero già stata eletta in Parlamento. Le elezioni politiche si sono svolte infatti nel febbraio 2013, le primarie del Pd nel dicembre dello stesso anno. Quando si vogliono sostenere le proprie tesi bisognerebbe fare più attenzione agli argomenti su cui poggiano. Grazie dello spazio.

On. Sandra Zampa

Prego. Grazie a lei della precisazione- Comunque, Civati. Bene.

4-Al direttore - Comincerò a diffidare non più solo dei meteorologi e dei politici ma anche degli opinionisti. Di un certo mainstream, per dire, che prende piega su cattedre di carta. Ho la storia dalla mia parte. Qualche esempio? Lord Kelvin, uno dei maggiori scienziati dell’ottocento, non credeva nel futuro degli aerei, meglio la mongolfiera. Un altro considerava la lampadina un’idea idiota. Thomas Edison, che la lampadina l’inventò, a sua volta pensava che la radio fosse una mania passeggera. Per Darryl Zanuck, storico direttore della 20th Century Fox, invece, la ‘’televisione non potrà reggere il mercato per più di sei mesi, poi la gente si stuferà’’. Thomas J. Winston, presidente dell’International Business Machines, quando fu presentato il primo, 1943, era convinto che “in tutto il mondo non si riusciranno a vendere più di cinque computer’’. E vuole che mi beva le omelie gravide di ipotesi dei gran visir, qualche nome a caso, gli Scalfari, i Severgnini, i Tony Polito, i Flores d’Arcais, le Spinelli, gli Zagrebelsky?

Gino Roca

5-Al direttore - Ho apprezzato Eduardo Savarese laddove, nella sua accalorata difesa degli animali, afferma che occorre “rispetto della Vita in ogni sua forma”, citando, non sempre in modo storicamente appropriato a dire il vero, tre grandi Santi come San Francesco, Santa Chiara e Sant’Alfonso de’ Liguori. Savarese diventerebbe più credibile se aggiungesse che anche quella del feto umano è una vita da rispettare, come avrebbero senza dubbio affermato quei tre santi se fossero stati interrogati in proposito.

Giuseppe Zola

 

6-Al direttore - La supplico di fare un’altra campagna come quella che intraprese contro “L’attimino”. Ora dovrebbe prendersela contro quel “assolutamente sì” (o no) che imperversa ovunque. Se poi Le avanza un po’ di tempo – e di voglia – potrebbe prendersela anche contro “questo paese”. Auguri.

Francesco Saverio

Assolutamente sì. Questo paese merita campagne linguistiche.

7-Direttore Credo che “Candide in Australia” sia uno dei migliori articoli mai apparsi sul Foglio. Lo dico a ragion veduta, fogliante della prima ora qual sono. Se ci fosse un Pulitzer italiano Mario Rimini lo dovrebbe vincere a mani basse. Cordiali saluti.

Massimo Pezzolo

Un Pulitzer e un Antipulitzer potremmo istituirli noi l’anno prossimo, ventesimo del Foglio. Una sadica giuria vasta, che paga il premio e lo dà.

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