"Truppe di terra e Putin", il piano anti islam

di Berlusconi. "L'Occidente in questi anni ha sbagliato tutto e gli islamici si sono convinti che che il nostro è un mondo debole e conquistabile"

e ora contro "il califfato bisogna reagire con un intervento di terra" in cui l'Italia deve partecipare con le sue truppe. Silvio Berlusconi, in una intervista al Messaggero svela il suo piano anti islam. Secondo il Cavaliere in questo momento è necessario "dare un segnale chiaro". Perché se la "manifestazione di Parigi ha certamente un significato simbolico", non bisogna però "rischiare che si trasformi in una melassa buonista che mescoli le responsabilità e inibisca le scelte". Bisogna "escludere dal patto di stabilità le spese per la sicurezza, si avvii immediatamente la costruzione di una forza di reazione militare comune dell'Europa". "Chi vuole vivere tra di noi", sottolinea Berlusconi, "deve accettare senza riserve le nostre regole. E le deve accettare tutte".

L'alleato russo - Contro il terrorismo islamico, inoltre, bisogna rafforzare l'asse con Putin. "La Russia è il nostro alleato naturale contro l'integralismo e la sua minaccia terroristica. Oggi sembra di essere tornati alla guerra fredda. La Federazione russa è un nostro partner nella guerra al terrorismo, quel terrore che ha colpito più volte e dolorosamente anche quella nazione. Mi auguro che i tragici fatti di Parigi possano indurre tutti ad una riflessione su chi siano davvero i nostri nemici".

Il nazionalismo - "La Le Pen e Salvini danno voce alla paura della gente. Ma la politica deve dare risposte efficaci e su questo verranno giudicati i governi europei. Se non sapranno reagire con fermezza saranno loto a non faare il proprio dovere e a consegnare l'Europa ai diversi estremismi".

Libero, 12 gennaio 2015

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