Scuola, : «Meno compiti a casa?

Perché no, se ci sono altri stimoli» Il ministro: «Le forme di partecipazione

oggi sono diverse» MILANO - Il ministro dell'Istruzione Francesco Profumo apre alla proposta che si sta discutendo in Francia di limitare per gli studenti i compiti a casa (i francesi parlano di almeno due settimane senza compiti per la scuola primaria).ALTRI CANALI - «Credo che oggi nella scuola i nostri ragazzi imparino solo una parte delle loro competenze: molti sono input che vengono da altre sorgenti - ha spiegato a SkyTg24 il titolare del dicastero di viale Trastevere - Se quei 15 giorni fossero utilizzati per rafforzare altri canali, perchè non farlo». Per Profumo, quindi, il senso è limitare «i compiti di tipo tradizionale: le forme di partecipazione degli studenti sono diverse, si possono dare stimoli senza che siano propriamente compiti. È un buon tema su cui ragionare».

SCUOLA TRADIZIONALE - «Io facevo una scuola ancora molto tradizionale: c'era un rapporto molto più diretto tra studente e scuola, ma oggi sono cambiati i contorni e possiamo cambiare anche le relazioni», ha concluso il ministro. La proposta raccoglie adesioni anche in Italia, quindi.

Redazione Online  Corriere Sera – 29.03.2012

Il Ministro ha anche affermato: "dare un compito di latino per casa è inutile perchè si può tradurlo con il computer" Se estendiamo questo concetto ad altre materie, compiti per casa non ce ne saranno più. Se poi pensiamo al copia e incolla quasi quasi non occorre neanche più saper scrivere e infatti ci sono laureati, non per questo, che non sanno neanche scrivere correttamente. Come per la calcolatrice: i ragazzi non sanno più fare operazioni senza. Ritorneremo sullo argomento. Opact

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