5 stelle partito o movimento ?

Grillo e il suo movimento non sono la soluzione ma certamente

una sberla all’immobilismo dei partiti. Dopo la notizia di oggi che Grillo ha brevettato a suo nome ( e non del  movimento) il logo di 5 stelle e in un post citando Lenin ha detto che “bisogna scalare la democrazia”;  dopo che, forse un lapsus ma significativo, a  Grillo è sfuggito il sostantivo “partito”, credo proprio che di questo si tratti e la sociologia politica conforta in questo.  Fatto è che tutto fa credere che Grillo voglia essere l’unico capo e che abbia saputo sfruttare e dare una sua soluzione alla crisi  dei partiti tradizionali che non fanno più una buona politica ed a questa bisogna riportarli. Il quotidiano il Foglio oggi titolava: “ Il sogno di Grillo è dominare come Caronte sulla distesa dei cadaveri”. Sempre oggi un altro quotidiano, Libero, dava notizia  che in Emilia Romagna il gruppo consigliare formato da 2 consiglieri, ha accettato un contributo pubblico di 193.145,11 i euro dando conto anche di come sono stati spesi. A parte tutto questo 2 intellettuali Alessandro De Nicola e Sandro Brusco hanno rilevate alcune vaghezze del programma grillesco.

Ci soffermiamo sull’la economia.  Debito pubblico “ riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello stato con il taglio degli sprechi e con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire  al cittadino l’accesso alle informazioni e servizi…” senza dire come; e ancora parla di un sussidio sostanzioso  di disoccupazione e sempre senza dire dove prende  i soldi e dicendo poi che ogni provvedimento dovrà avere una “effettiva copertura finanziaria” e con ciò nessuna delle sue proposte potrà passare. Poi un certo dirigismo: una norma a salvaguardia dell’italianità di “industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno (e se esportano?); incentivi a produzioni locali (a anche se decotte?); alle società non profit ( e con quali criteri?): abolizione della legge Biagi senza spiegare in che modo vada riformato il mercato del lavoro. Sulle pensioni nessun accenno. Un post sul sito di grillo del 18 agosto: pressappoco: denuncia della eccessiva spesa pensionistica e difesa del sistema contributivo con la motivazione che “non me ne frega un cazzo delle statistiche. Dopo 35 anni di contributi ho diritto di riposarmi”. M. Masneri per il foglio del 9.5.2012

Abbiamo riportato le falle del programma economico perché da chi si crede superiore agli altri chiediamo perfezione.  Chiaramente ci sono soluzioni condivisibili da tutti nel programma. A cura di CW. Opact

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