Bundesbank "boccia" piano-Draghi

Stampa tedesca, "difende il sud". La Bundesbank resta contraria al programma di

acquisti di bond della Bce. Lo rende noto un portavoce della banca centrale tedesca all'indomani del messaggio a difesa dell'euro lanciato dal presidente della Bce, Mario Draghi, che ha alimentato le aspettative che l'istituto di Francoforte possa riprendere il programma di acquisti. "La Bundesbank continua a essere contraria al programma", ha detto il portavoce. Le dichiarazioni di Mario Draghi che ieri ha assicurato che la Bce difenderà con ogni mezzo l'euro non sono state bene accolte dalla stampa tedesca. Per la progressista 'Sueddeutsche Zeitung' la soluzione lasciata intravvedere da Draghi e' "debole, poiche' non risolve nessun problema. Al contrario, nei Paesi in crisi dopo lo spegnimento dell'incendio finira' presto anche la voglia di riforme. A cio' va aggiunto che la Bce rischia i soldi dei contribuenti senza essere legittimata democraticamente".

Per il conservatore 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' con gli interventi prospettati dal presidente della Bce "la crisi del debito non verrebbe risolta, poiche' questo possono farlo solo gli Stati se mettono ordine nei loro bilanci e rendono piu' competitive le loro economie".

   Durissimo il commento del conservatore 'Die Welt' secondo il quale "la Bce si rivela un cavallo di Troia, che non difende piu' i principi, ma un'Europa in cui e' il sud a comandare. La conseguenza sara' una redistribuzione a spese del nord senza risolvere alcun problema". Critico anche l'autorevole quotidiano svizzero 'Neue Zuercher Zeitung', secondo il quale "L'Europa deve smetterla di campare a credito e fare in modo che l'imprenditorialita' venga di nuovo premiata. La diffusa riluttanza a compiere riforme fa invece temere che politici e investitori preferiscano puntare le loro ingannevoli speranze su Draghi, che potrebbe invece accompagnare l'euro verso la rovina". Pesanti le critiche anche da esponenti della maggioranza di governo tedesca come il liberale Frank Schaeffler, secondo il quale "Draghi non e' un salvatore (dell'euro, ndr) ma un saccheggiatore dei risparmi dei cittadini".

Per il cristiano-democratico Klaus-Peter Willsch "il denaro non cade come monete d'oro dal cielo, ma deve essere guadagnato faticosamente", per questo la linea perseguita da Draghi avrebbe come conseguenza inevitabile un aumento dell'inflazione e "la fuga" degli investitori in beni rifugio come immobili, proprieta' terriere e oro. La controffensiva tedesca fa svanire sui mercati l'entusiasmo suscitato dalle parole del presidente della Bce, Mario Draghi. Le borse dopo un avvio in rialzo virano tutte in negativo a meta' mattina. Londra cede lo 0,28%, Parigi arretra dello 0,11% e Francoforte lascia sul terreno lo 0,78%. Milano perde lo 0,48% e Madrid segna una flessione dell'1,04%.

   Positiva solo Atene che guadagna l'1,87%. La Borsa valori va in negativo dopo un avvio favorevole. L'indice Ftse Mib segna un calo dello 0,48%, dopo aver segnato anche un -0,9%, All Share a -0,78%. All'inversione di tendenza non sarebbe estranea la presa di posizione della Bundesbank, critica sugli acquisti di bond da parte della Bce. Dietrofront delle banche, restano in rialzo Eni (+0,5%), Saipem (+0,8%), brilla Pirelli (+4,1%), bene L'Espresso e Mondadori, sul +2%. Affonda Fonsai, sospesa, con un teorico -36,4%. Unipol perde il 7,6%. AGI.it 27.7.2012

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