“Ricordi di una socialista”: di Balabanoff 1946

Domenica uggiosa. Ci è capitato di rileggere una un commento del  1959 in Passato e Presente 

al libro cui al titolo e uscito a Roma nel 1946. A proposito di una figura sovietica di cui diremo alla fine, il commentatore scrive indicando le pagine del libro: “ ..egli  sapeva porsi alla pari con chiunque altro ed il suo costante desiderio di imparare da altri soprattutto dopo la presa del potere “...” ..l’avversione implacabile  ad ogni genere di vanagloria comunista..”… “.. alla boria di partito..” contro la quale ha scritto più tardi anche Gramsci: “..” la ricorrente attribuzione di un semplicistico machiavellismo secondo cui per conquistare il potere bisognava usare tutti i mezzi.” Erano convinzioni, quelle descritte, di Lenin.

Roba vecchia che ritroviamo però nella politica e nei comportamenti di tanti anche  oggi e anche fra quelli distanti dal comunismo e dalla sinistra. CW 28,10

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