BORDIN LINE. Nove anni e quattro processi per scoprire che Del Turco non è un corrotto

La Corte di appello di Perugia ha assolto l'ex governatore abruzzese dal reato di “associazione a delinquere” con la formula dell’insussistenza del fatto

di Massimo Bordin 28 Settembre 2017 alle 06:00 da www.ilfoglio.it

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Ci sono voluti nove anni perché quattro processi arrivassero a sgretolare “la montagna di prove schiaccianti” evocata enfaticamente dal procuratore capo di Pescara Nicola Trifuoggi nel 2008, quando venne annunciato con una conferenza stampa l’arresto di Ottaviano Del Turco, all’epoca presidente della giunta regionale abruzzese. Ieri la Corte di appello di Perugia lo ha assolto dal reato di “associazione a delinquere” con la formula dell’insussistenza del fatto. I giudici umbri dovevano rideterminare la pena comminata in appello all’esponente socialista poi passato al Pd. Ormai è rimasta solo una pena ulteriormente ridotta per un reato di induzione.

In sostanza l’amministrazione Del Turco non era quella associazione di criminali descritta dai pm che con la loro inchiesta ne determinarono lo scioglimento e Del Turco non è un corrotto. La sequenza dei processi ha avuto un andamento lineare almeno da un punto di vista. Più la sede si allontanava da Pescara, più la sentenza appariva critica con l’impianto accusatorio. Decisiva la cassazione e ancor più quest’ultima sentenza di Perugia. L’impasto fra magistratura e politica non può non essere considerato un motivo plausibile dell’andamento processuale. Per lo meno non aiuta a fugare un dubbio del genere il fatto che l’evocatore della montagna di prove, che alla fine si è sbriciolata, abbia nel frattempo, una volta andato in pensione, rivestito il ruolo di vicesindaco e poi di candidato, sia pure con scarsa fortuna, alla massima carica comunale.

Commenti

carlo schieppati

28 Settembre 2017 - 10:10

L'imputazione di "associazione a delinquere finalizzata a..." è un espediente per incarcerare il malcapitato di turno, così da dare rilievo mediatico all'azione del pm di turno. L'assoluzione di Del Turco non ha certo avuto lo stesso impatto mediatico che ha avuto l'arresto. Niente,figure della barbarie che da 25 anni avvelena il nostro paese..

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Rispondiguido.valota

28 Settembre 2017 - 09:09

Tra la montagna di prove schiaccianti sull'associazione a delinquere e l'insussistenza del fatto ci sarebbero anche praterie di spazio per configurare una serie di responsabilità civili e penali di chi ha sostenuto l'accusa. Ma si sa, gli honestih sono solo loro, e tutti gli altri colpevoli non ancora scoperti. Finiranno male, impiccandosi a vicenda con la stessa corda che hanno preparato per i loro avversari.

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Rispondigiantrombetta

28 Settembre 2017 - 08:08

Naturalmente sono felicissimo per Ottaviano, della cui onesta' non ho mai minimamente dubitato avendo avuto felice occasione di conoscerlo e frequentarlo fin da quando era ai vertici della Cgil. Forse era il caso di ricordare tutte le avventure politiche del gia' magistrato Nicola Trifuoggi, compreso il colloquio fuori onda con l'on. Fini a proposito delle traversie giudiziarie dell' on. Berlusconi. A proposito dei rapporti tra magistratura e politica, da sempre al centro della sua attenzione, caro Bordin

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