L’esperto Pd Giacomo Portas rivela: i sondaggi di Roma costano poco, sono falsi

L'effetto -attentati sui nostri leader, sondaggio: chi perde e chi gode

Libero 23.5.2016

Dopo avere letto l’ultima rilevazione sul comune di Roma che attribuiva più e mano ad alcuni candidati a poche ore da alcune loro affermazioni pubbliche, il deputato Pd Giacomo Portas (fondatore del movimento dei Moderati) nel cortile di Montecitorio è esploso: “Balle. Tutte balle”. E davanti a colleghi di partito si è lanciato un una lezione sui sondaggi. Lui è un tecnico, che prima di gettarsi in politica faceva proprio quel mestiere.

Utile starlo a sentire: “E’ impossibile fare sondaggi attendibili a poche ore da un fatto o da una dichiarazione. E poi da quel che mi risulta ormai si spendono spiccioli per ottenere quelle rilevazioni, che quindi sono fatte generalmente alla viva il parroco”. Secondo Portas per avere un sondaggio attendibile bisogna invece spendere molti soldi: “il costo minimo è almeno 40 mila euro a rilevazione. Per avere risposte attendibili bisogna fare una domanda e almeno altre sei o sette di verifica sulla veridicità della risposta. In quel modo la maggioranza di quelle ottenute si deve buttare via”.

 “Faccio un esempio”, continua Portas, “tizio mi dice chi vota al comune di Roma. Gli chiedo chi aveva votato nel 2008, e lui mi risponde di avere votato 5 stelle, che non si erano presentati. La sua risposta è inattendibile, e va buttata via. Caio invece mi risponde che voterà Pd. Gli chiedo chi è il segretario del Pd, e non lo sa. Quindi mi ha detto una bugia prima. Via anche questa. Bisogna scremare molto, perché al telefono gli italiani sono bugiardi patentati. Ma scremare costa, e nessuno spende più. Risultato: non credete ai sondaggi, perché dicono balle”. Le diranno pure, ma il rischio è che quei risultati per quanto falsi diventino dopo un po’ più veri, perché orientano l’elettorato.

Categoria Italia

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