C’E’ STATO UN DOSSIERAGGIO CONTRO IL GRILLINO DE VITO PER FAVORIRE LA RAGGI?

IL “FATTO” RACCONTA I VELENI, IL RUOLO DI DANIELE FRONGIA, LE ACCUSE DI ABUSO D’UFFICIO RIVOLTE A DE VITO E IL “TRIBUNALE SPECIALE” GRILLINO - L’EX CAPOGRUPPO M5S AL COMUNE SMENTISCE: “FATTI INGIGANTITI E TRAVISATI”

DeVito Frongia Raggi

Il Fatto, Dagospia 1 LUG 2016 18:23

De Vito: "Sono ricostruzioni giornalistiche che raccontano fatti in maniera ingigantita e travisata. Ci sembra che si voglia ostacolare l'attività del M5s per una buona amministrazione di Roma - Pensiamo ai problemi veri della città"... -

1 - DE VITO, DOSSIER CONTRO ME? SI VUOLE OSTACOLARE M5S: "SI RACCONTANO FATTI IN MANIERA INGIGANTITA E TRAVISATA"

(ANSA) - "Sono ricostruzioni giornalistiche che raccontano fatti in maniera ingigantita e travisata. Ci sembra che si voglia ostacolare l'attività del M5s per una buona amministrazione di Roma". Così Marcello De Vito, ex capogruppo del M5s in Campidoglio e Mr Preferenze 5 Stelle alle amministrative 2016, commenta quanto pubblicato oggi dal Fatto Quotidiano su "un dossier contro di lui elaborato dai suoi ex colleghi consiglieri comunali Virginia Raggi, Daniele Frongia e Enrico Stefano".

"Pensiamo ai problemi veri della città" aggiunge De Vito. Nell'articolo del Fatto si racconta che De Vito "è stato vittima tra dicembre e gennaio scorso, di una campagna orchestrata dai tre ex consiglieri, per farlo fuori". Una vicenda scrive il Fatto "non confermata dai diretti interessati". Ma "ricostruita con la testimonianza sotto garanzia di anonimato di chi ha vissuto indirettamente quel momento e ha accettato di mostrare mail e sms".

2 - RAGGI, PER CONQUISTARE ROMA DOSSIER E ACCUSE A DE VITO

Marco Lillo per il “Fatto quotidiano”

Marcello De Vito è stato vittima, tra dicembre e gennaio scorso, di una campagna orchestrata dai tre ex consiglieri, Virginia Raggi, Daniele Frongia e Enrico Stefano, per farlo fuori. Questa è la storia della congiura contro l' ex candidato sindaco e capogruppo M5S . De Vito alla fine ha visto scendere le sue quotazioni. Non solo perché Virginia Raggi è più telegenica ma anche perché non è stato sostenuto dai vertici del Movimento.

Quando poi Frongia si ritira al secondo turno delle primarie spianando la strada alla Raggi con il suo pacchetto di voti, De Vito perde e si pente di non avere reagito. A marzo si consulta con i suoi amici più stretti.

Qualcuno suggerisce un' azione legale contro Raggi, Frongia e Stefàno. Lui desiste per il bene del Movimento. Sarà il presidente del consiglio comunale. Alla moglie, Giovanna Tadonio hanno proposto un posto da assessore retribuito al Municipio III . De Vito perdona. I suoi amici no.

virginia raggi in auto con daniele frongia

[...] Il 28 dicembre del 2015 Stefano, Frongia e Raggi organizzano una riunione con i consiglieri municipali eletti nel 2013 per il Movimento. In assenza di De Vito, accusano il capogruppo di avere compiuto una serie di atti contrari alla buona amministrazione e un reato. "I tre ex consiglieri - secondo quanto De Vito dirà ai suoi amici - affermavano che avrebbe compiuto il reato di abuso di ufficio in relazione ad una richiesta di accesso agli atti".

Nove mesi prima, il 19 marzo 2015, De Vito si era avvalso del potere concesso dalla legge ai consiglieri comunali "di ottenere dagli uffici del comune tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all' espletamento del proprio mandato". Grazie a questa norma De Vito aveva ottenuto gli scontrini di Marino. Grazie a questa norma aveva chiesto la pratica di sanatoria edilizia su un seminterrato di un cittadino di nome F.B. al quartiere Aurelio. Per i tre consiglieri comunali quell' accesso poteva configurare un reato.

[...] Il 7 gennaio 2016 con i tre consiglieri viene convocato a una riunione. Alla presenza di Carla Ruocco e Alessandro Di Battista (membri del direttorio), Roberta Lombardi, Paola Taverna e Massimo Enrico Baroni, e poi dei capi della comunicazione Rocco Casalino e Ilaria Loquenzi, i tre consiglieri comunali accusavano De Vito di abuso di ufficio per l' accesso agli atti del 19 marzo 2015 ed esibivano un parere legale. [...]

Poco prima di mezzanotte il 7 gennaio Daniele Frongia invita De Vito, davanti agli altri consiglieri municipali della chat 'portavoce romani' a spiegare in una riunione apposita perché "la quasi totalità dei consiglieri municipali chiede a Marcello…".

Alle 18 del 10 gennaio De Vito deve difendersi in un' altra riunione da Frongia, Raggi e Stefano davanti a una trentina tra consiglieri municipali e regionali. De Vito si difendeva come un leone e alla fine tutti si dicevano soddisfatti. Solo Paola Taverna in una mail partita per sbaglio definiva quanto era accaduto "uno squallido tribunale speciale". Anche Roberta Lombardi difendeva De Vito. Sono le tensioni che ancora oggi attraversano il M5S a Roma.

Categoria Italia

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