Toh, i grillini sono poi come gli altri. Tensioni interne per poltrone di sottogoverno

dialettica interna è esattamente quella delle correnti, dei gruppi, delle liti personali. Aggiungiamo i familismi: coniugi, parenti, conviventi, fidanzati, vengono premiati. I pestaggi reciproci, che i grillini cercano di tenere nascosti, emergono chiaramente dai comportamenti e dalle dichiarazioni.

 di Marco Bertoncini  Italia Oggi 16.7.2016

L'eco delle vicende interne al M5s capitolino può apparire spropositata. Per quale altro partito, con riguardo alle tensioni interne per poltrone di sottogoverno, si è mai registrato eguale interesse? Eppure, le diatribe hanno chiaramente lacerato il mondo grillino romano (e non solo). Così per molti il M5s sta rivelandosi identico agli altri partiti. Anche se non vuole essere un partito, la dialettica interna è esattamente quella delle correnti, dei gruppi, delle liti personali. Aggiungiamo i familismi: coniugi, parenti, conviventi, fidanzati, vengono premiati. I pestaggi reciproci, che i grillini cercano di tenere nascosti, emergono chiaramente dai comportamenti e dalle dichiarazioni.

Ricordiamo un particolare non insignificante: non appena approdati in Parlamento, i pentastellati si precipitarono a sostenere quella che un tempo si sarebbe definita la diplomazia aperta: le trattative devono essere pubbliche. Nulla di riservato. Basta pensare alla trasmissione in diretta del catastrofico (per il capo del Pd) incontro con Pier Luigi Bersani. Peccato, però, che non ci sia mai stata alcuna trasparenza nei rapporti interni al M5s. Nessuno ha mai saputo come vadano le riunioni dei due consoli, dei cinque direttori, degli stessi gruppi parlamentari, per tacere dell'ultimo incontro Grillo-Raggi. Quel che i grillini avrebbero preteso nelle relazioni con gli altri, si sono ben guardati dall'applicarlo a sé stessi.

Che questa deputata o quella senatrice romana sia ora emarginata dalla sindaca, intollerante di sentirsi soffiare sul collo, poco importa per la conduzione del Campidoglio. Però rivela limiti, difetti, problemi del M5s che, diciamolo, nella capitale ha fatto e fa di tutto, dopo le urne, per screditarsi.

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