Tocca morire a sinistra dopo anni di milizia anticomunista: non gliela perdono

La situazione è piuttosto imbarazzante: da quando le destre non hanno più un’idea di mondo, di equilibrio, di sviluppo, di ordine e di visione della vita mi ritrovo dalla parte di Hillary e di Renzi, quasi quasi politicamente corretto

di Giuliano Ferrara | 24 Luglio 2016 ore 06:17 Foglio

COMMENTA 7 |   | 

Non moriremo democristiani, come scriveva Luigi Pintor, ma chi vi dice che io voglia morire comunista o anche solo di sinistra? Da quando le destre hanno perso la tramontana, sono in genere fatte di esibizionismo, narcisismo e paura, da quando hanno smarrito la dinamica inventiva e pop della grande trovata, della sorpresa politica e di linguaggio, da quando detestano l’internazionalismo e le guerre di liberazione, da quando le destre non hanno più un’idea di mondo, di equilibrio, di sviluppo, di ordine e di visione della vita e del suo stile in opposizione ai tagliagole islamisti, da quando si sono ritrovate cialtrone come Trump o apocalittiche come la Le Pen, brodaglie nazionalistiche e antioccidentali, antieruopee e antiglobalizzazione, o semplicemente sceme e vegane e urlanti e ruspanti come i grillozzi e i salviniani e i fratelli qui da noi, ecco fatta la frittata, mi ritrovo dalla parte di Hillary e di Renzi, quasi quasi politicamente corretto. Non voglio i giudici della Corte suprema che la Clinton nominerà, preferirei addirittura quelli elencati da Trump; Renzi, che in più è anche boy scout, mi pone però meno problemi, a me che le giovani marmotte me le mangerei a colazione, perché ha una piattaforma riformista nutrita di idee e di esperienza liberale o di mercato aperto, ha un modello americano e globalista in testa, e marchionniano, che combacia con molte delle cose che mi sembrano sensate e utili, soprattutto ai deboli, alla classe cosiddetta operaia, a quello che una volta si chiamava il terzo mondo dei povericristi (non chiedo di più alla lotta politica e alla pubblicistica tribunizia di una vita, alla salvezza delle anime a modo suo ci pensa il nostro caro papa protestante).

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Che ci faccio qui? E’ vero che Hillary ha il profilo di una generalessa, e alla fine è meno scioccamente isolazionista e arrendevolista sia di Trump sia del suo predecessore ed ex dante causa, Obama, per quanti errori abbia fatto e per quanto quegli altri la vogliano arrestare o fucilare (una bella destra garantista: Maria Giovanna Maglie non lo sa ma a lei rifilerebbero l’ergastolo senza processo, they would lock her up). Però che impressione votare come i miei vicini di casa a New York, io che ho sempre fatto un punto d’orgoglio di agitare nell’Upper West Side la bandierina di W. e della sua magnifica dinastia. Una volta Buttafuoco, che come tutti i sapienti ammira Padre Pio, don Camillo e Totò, scriveva sempre nei suoi corsivi fulminanti “eppoi dice che uno si butta a sinistra”. Ecco sono in quello stato, un po’ da avanspettacolo, costretto a misurarmi con origini che avevo severamente scrutinato e bocciato per colpa del cialtronismo imperante nel mondo della grande destra da circo viaggiante. Punto su Theresa May, su Juppé, su Merkel, su Rajoy, dunque mi ritrovo reggitore di moccolo, mezzo socialdemocratico, di una destra che prende o prenderà un sacco di botte dai vari emuli di Giovanni Toti e di Renato Brunetta, dunque morirò comunista o di sinistra dopo anni di onorevole neoconservatorismo e un anno intero di buone informazioni fornite alla Cia. E questa certo non gliela perdono.

Categoria Italia

COMMENTI

guido valota • un'ora fa

Tranquillo, vedrà che anche questi qui riusciranno a farla scappare di casa, nuovamente. L'unica è tirare avanti in splendido semi isolamento leggendo il Foglio. Poca brigata vita beata.

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maurizio guerrini • 2 ore fa

Io continuo a pensare che la destra sia scomparsa perché la sinistra le ha sottratto tutti i suoi programmi eccetto quello per gli immigrati che spartisce con la criminalità (a me il voto, a te i 30 euro al giorno).

Non si preoccupi l'Emerito, non è cambiato niente ... e tutto è cambiato come auspica il nipote del Principe di Salina ed allora giustamente si (ci) preoccupi!

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Moreno Lupi • 2 ore fa

Caro Ferrara, è solo suggestione lessicale. Se Karl Marx, Engel ma anche, Suslov o il nostro Rizzo fossero i prof dell’esame “Politica di sinistra”, beh, Hillary e Renzi, sarebbero bocciati, sbattuti fuori, anzi insultati senza pietà. Lo stesso accadrebbe se, per sostenere l’esame di segno opposto, davanti a John Locke, Montesquieu, Karl Popper o al nostro Marcello Pera, si presentassero, Cameron e Brunetta. Comprendo bene la “comodità d’uso” dei lemmi, sinistra – destra e il magnetismo che ne deriva, ma le conclusioni, sue e di Buttafuoco sono uno stuzzicante paradosso. (Affermazione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile), anche se efficace. Mi viene da pensare, caldo afoso e neuroni configgono, che il “core” di tutto sia che Dio o la natura evoluzionistica, non cambia, ci abbiano fatto “individui” costretti, obbligati, per sopravvivere individualmente, a farsi “collettivi”. Da questa necessitata fusione dei contrari, nasce tutto l’ambaradan che ci portiamo dietro da millenni e, su cui è intrigante, piacevole, parlare e confrontarsi e pure sbudellarsi. La riprova che il "pensiero unico" non potrà mai essere "universale".

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franco bolsi • 2 ore fa

Lo avevamo capito dai suoi editoriali, caro Ferrara, che lo spostamento a sinistra era di fatto avvenuto. De gustibus. Io voterei chiunque pur di non votare PD o Alfano, che è sempre il solito PD. Quanto a Ronzi riformista liberale, avrei qualcosa da dire. Parlo delle riforme che servirebbero veramente e che non elenco. Ma Tant’è e detto fra noi, ormai non credo più si possano applicare. Restano altri temi. Comunque non si preoccupi non morirà nella sinistra classica, ma per mano della nuova sinistra grillina, come tutti del resto. Parte degli ex di destra liberale, nome di fantasia perché di liberali qui non ne abbiamo visti (in politica), votano PD. Chi è di destra o almeno parte di loro preferisce Grillo piuttosto che il PD. Siam messi bene. M’incuriosisce la preferenza per la Clinton che mi auguro non vinca le elezioni. Ha amici che è meglio non avere, vedi Qatar e Saudi Arabia e pure l’Iran. A me basta questo per non considerarla. In fondo lei è come Ted Cruz, piuttosto che Trump votate chi volete (cioè Hillary). In fondo come D’Alema e Speranza verso Renzi. Oppure

tutti meno Lega/FDI. Né lei né io usciamo dal tutto tranne quello. Tutto il

mondo è paese, sembra. Tralascio FI che non si sa cosa sia e anche grazie a lei, Grillo ce lo berremo. Intendiamoci, molto del successo dei grillini è opera

della sinistra, Renzi compreso. Ad ogni modo al ballottaggio, semmai ci sarà un

ballottaggio, fra PD e Grillo io me ne starò a casa. Sorriderò al pensiero che

lei voterà PD. A parte le battute non comprendo come un analista di spessore quale lei è, non comprenda ciò che sta accadendo in Europa e in America. Parlo delle ragioni profonde che stanno mutando il quadro politico generale che fino a poco tempo addietro era difficile immaginare. Razio, non emotività come la vulgata derubrica. La saluto. Ps La realtà è che tutti votano ciò che ritengono il meno peggio perché ciò che vorremmo a nostra immagine e somiglianza non esiste.

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Lorenzo Lodigiani • 2 ore fa

Caro Ferrara lei continua a darmi buone notizie. Dopo l'affossamento di Trump, un sofferto endorsement a Renzi. Almeno ricordiamogli che gli scouts sono stati definiti: bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini.

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Antonio Benedetto • 3 ore fa

Sull'aborto neanche più una parola? Anche su quello Ferrara è diventato di sinistra? Il problema è che la destra che piace a noi ( o piaceva a Ferrara fino a ieri) non prende voti. Battersi per i valori di Reagan o Ted Cruz anche se siamo in pochi non vale più la pena? Per me sì. Prima di diventare di sinistra crepo.

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Mario Mauro • 9 ore fa

Caro Ferrara, non sono morto democristiano ma ci sono buone probabilità che, data la mia età , il mio spirito di espatriato avrà ideale sepoltura in terra cattoprogressista, che è quanto di più vicino a cattocomunista ci sia. Anche se convengo che probabilmente sarà meno peggio, per la terra dei miei padri, che finire sotto un regime di "onesti" prodotti dell'ineffabile retepensiero.

Sono pronto a seguirla, e lo farò nella opportuna sede consolare, nel Suo appoggio a Renzi, perchè non farlo arrecherebbe infiniti ulteriori danni alla Patria.

Ma, per quanto riguarda la Clinton, sono spiacente ma non posso darLe retta, e voterò idealmente per quel tanghero dai capelli di stoppa. Sperando che il suo tanto temuto disimpegno in politica estera ricalchi, come a me sembra, la politica non certo squilibrata di Theodore Roosevelt. Anche perchè credo possa essere più utile al mondo attuale e futuro che si spezzi il lungo filo ideologico che ha unito tutti i presidenti, democratici o repubblicani, da Woodrow Wilson in poi, e che il peso del National Endowment for Democracy smetta di essere così smisurato. E poi abbiamo visto come l'impegno a fin di bene possa essere disastroso. E poi,Trump, pare voglia impedire a Soros di continuare ad aggredire il cristianesimo russo. E infine la Clinton mi è antipatica.

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