1-Il governo ha sprecato l'aiuto della Bce Il governo ha sprecato gli assist della Bce. Così la Repubblica dei bonus ha fallito

2--Ora ti fanno pagare per mettere i soldi in banca. Un istituto tedesco prende una percentuale a chi deposita più di centomila euro: la vendetta di Berlino contro Draghi

 

Davide Giacalone – Rodolfo Parietti  Dom, 14/08/2016 - 16:55 Il Giornale

Abbiamo sprecato tempo e occasioni. Nelle migliori condizioni, con prezzi delle materie prime bassi e spinta della Banca centrale europea, il governo non ne ha approfittato per comprimere la spesa pubblica, tagliare il debito e lasciar correre occupazione e produzione, ma ha praticato la spesa nell'illusione che facesse crescere i consumi, usandola per irrigare l'orto elettorale.

La repubblica dei bonus è un fallimento: precipitiamo il doppio quando si arretra e cresciamo la metà quando si va avanti.

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L'Italia è il Paese più beneficiato dai tassi a zero, siamo quelli che hanno risparmiato di più sul mostruoso debito pubblico. Sentire dire, come è capitato, che quei tassi creano problemi alle banche serve solo a indebolire la Bce e rafforzare l'opposizione tedesca. Una micidiale zappata sui piedi. Certo che quei tassi dovranno risalire, dato che distorcono il mercato, ma se succedesse subito sarebbe una rovina

2-Ora ti fanno pagare per mettere i soldi in banca. Un istituto tedesco prende una percentuale a chi deposita più di centomila euro: la vendetta di Berlino contro Draghi

Rodolfo Parietti - Dom, 14/08/2016 - 18:14 Giornale

Hanno mandato avanti la banca-lilliput, l'istituto mignon affacciato sul lago Tegersnsee, in Baviera.

Ma qui le dimensioni non contano, qui conta il gesto carico di significati con cui la Raiffeisenbank Gmund ha deciso di applicare, a partire da settembre, un «pedaggio» dello 0,40% sui depositi superiori ai 100mila euro. Un vero e proprio squillo di rivolta, un atto di ribellione contro la politica dei tassi negativi praticata dalla Bce che, guarda caso, fa pagare da qualche mese una commissione di identico ammontare alle banche che trattengono troppa liquidità nei suoi caveau.

Il fatto che l'istituto di credito cooperativo tedesco appartenga all'universo delle potenti Sparkasse rafforza l'ipotesi che la mossa sia una sorta di avvertimento indirizzato a Mario Draghi, più volte messo sulla graticola con l'accusa di essere il principale responsabile, tramite una politica monetaria sempre più lasca, dell'erosione dei margini degli istituti di credito.

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Al di là delle parole affidate alle diplomazie delle varie categorie, il dato di fatto è un profondo malcontento che può determinare un rapido allargamento a macchia d'olio dell'iniziativa presa dal mini-istituto bavarese, che potrebbe quindi essere stata usata come apripista. Per vedere l'effetto che fa. Finora, solo Skatbank, una banca diretta del settore cooperativo in Turingia, aveva infatti introdotto nel 2014 un tasso negativo per i depositi sopra i 500mila euro, mentre Alternativ-Bank Gls, un'altra banca cooperativa, sta pensando di far pagare ai soci un «contributo di solidarietà» mensile. Ora, però, il tiro potrebbe essere alzato. Le Sparkasse sono un intreccio di affari e politica, con una capacità di condizionamento particolarmente forte nel confronto dei potentati locale. E visto che le elezioni nazionali si vincono partendo dal consenso sul territorio, è evidente la pressione che le casse possono esercitare sul governo di Berlino se dovessero decidere di far diventare una regola comune quella di far pagare i depositanti.

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L'alibi è sempre lo stesso: i tassi negativi della Bce danneggiano la redditività delle banche e quindi la loro capacità a lungo termine di prestare denaro. Ciò che però si dimentica (o si finge di dimenticare) è che gli acquisti di asset effettuati dall'Eurotower consentono anche agli istituti tedeschi di portare a casa ricche plusvalenze che dovrebbero rendere meno amari i bilanci. Se poi i problemi sono altri, certo Draghi c'entra poco.

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