Di Maio: "Renzi come Pinochet". Occhio alla tragica gaffe: cos'aveva scritto prima

"Matteo Renzi come Augusto Pinochet, e sappiamo come è finita". Sul post originale, poi modificato e corretto, Di Maio ha scritto "come ai tempi di Pinochet in Venezuela". Un po' di confusione, dal momento che Pinochet è stato un dittatore cileno e non venezuelano.

Libero 13.9.2016

A scriverlo su Facebook è il premier in pectore del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, alzando non di poco il tono dello scontro in vista del referendum costituzionale. C'è però un problemino. A qualcuno, molto lesto, non è sfuggito lo strafalcione geo-politico. Sul post originale, poi modificato e corretto, Di Maio ha scritto "come ai tempi di Pinochet in Venezuela". Un po' di confusione, dal momento che Pinochet è stato un dittatore cileno e non venezuelano.

L'attacco durissimo - Al di là della gaffe (che corona un periodo un po' sfortunato per il big grillino), le sue parole contro Renzi sono durissime: "I suoi comizi sono diventati un problema di ordine pubblico - scrive Di Maio -. Le feste de l'Unità, quando le frequenta lui, diventano Fortknox. Mentre lui arringa poche centinaia di persone sulle ragioni - meglio chiamarle bugie - del Sì, il suo Ministro dell'Interno fa manganellare i cittadini, fa allontanare chi sostiene il No ed il tutto viene oscurato sistematicamente dai direttori dei TG che ha appena nominato". "Il referendum di ottobre, novembre o dicembre (ci faccia sapere la data, quando gli farà comodo) lui stesso lo sta facendo diventare un voto sul suo personaggio che ha occupato con arroganza la cosa pubblica, come ai tempi di Pinochet in Cile. E sappiamo come è finita. Noi continueremo a raccontare i pericoli della Riforma Costituzionale, il nostro obiettivo è salvare la Carta fondamentale del Paese dalle sue oscene modifiche. Questa non è una riforma, è un attentato alla democrazia".

Pd furioso - "Associa Renzi a Pinochet. Conosce la storia e la democrazia? Per fare politica occorre studiare e fare attenzione al linguaggio!", scrive su Twitter la vicepresidente Pd del Senato, Valeria Fedeli, a proposito delle parole di Di Maio. "Ha un ruolo istituzionale, dovrebbe stare più attento alle cose che dice e conoscere la storia prima di avventurarsi - aggiunge Fedeli - in analisi completamente fuori luogo". "Di Maio, con l'acqua alla gola, cerca di sviare l'attenzione dai suoi fallimenti e dalle sue menzogne con paragoni ignobili - attacca Emanuele Fiano, componente della segreteria Pd -. Chieda scusa, in primis, alle vittime della criminale dittatura cilena che lui usa per la sua propaganda indecente. Per quanto riguarda i suoi attacchi, possiamo solo compatire tanta meschinità che non coprirà certo il fallimento delle proposte dei grillini di fronte alle prove di governo".

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