Apnee notturne. Patente, le nuove regole per il rinnovo o rilascio commenti

Dopo l’introduzione del divieto di guida per chi soffre di apnee gravi, introdotto nel Codice della strada qualche settimana fa, arrivano adesso le norme che disciplinano il rinnovo o il rilascio della patente

Quattroruote, 19.9.2016 Mario Rossi

Dopo l’introduzione del divieto di guida per chi soffre di apnee gravi, introdotto nel Codice della strada qualche settimana fa (come vi avevamo già anticipato), arrivano adesso le norme che disciplinano il rinnovo o il rilascio della patente per chi è affetto da Sindrome di apnee ostruttive nel sonno (Osas): dopo il normale colloquio medico, un questionario e un test specifico associato a un altro questionario consentiranno di valutare se i candidati al rinnovo o al rilascio del permesso di guida costituiscano un rischio per la circolazione stradale. Ma vediamo nel dettaglio.

Si parte dal russamento… Una premessa: chiunque abbia avuto una diagnosi di Osas è tenuto adesso a riferirlo nella “nuova” dichiarazione anamnestica, il documento che serve a determinare tutte le condizioni di potenziale rischio, resa al medico monocratico al momento della richiesta di rilascio o rinnovo della patente. La stessa cosa deve fare chi sa di essere un forte russatore.

…se necessario si approfondisce. Nel caso in cui il medico rilevi l'assenza di sonnolenza diurna o una sua lieve presenza certificherà l'idoneità alla guida. Un particolare approfondimento, invece, dovrà essere condotto sulle persone che dichiarano di essere affette da Osas o che, a giudizio del medico, possono essere indiziate, diciamo così, di essere portatrici di Osas in ragione delle loro caratteristiche fisiche (per esempio soggetti obesi, soggetti che presentano una micrognatia e/o retrognatia o un collo grosso) o che presentino un dato anamnestico positivo per malattie associate all'Osas (ipertensione arteriosa, aritmie, diabete mellito tipo 2, cardiopatia ischemica, eventi ischemici cerebrali, broncopneumopatie).

L’ultima parola alla Commissione medica. In caso di significativa sonnolenza diurna o nel caso in cui vi siano fondati sospetti di una condizione di sonnolenza diurna per Osas, la valutazione sull'idoneità alla guida spetterà alla Commissione medica locale (Cml). In questa fase, per valutare la riduzione del livello di vigilanza, il candidato sarà sottoposto dapprima a un test dei tempi di reazione, della durata di 10 minuti, in cui si dovrà rispondere premendo un pulsante a una sequenza rapida di stimoli luminosi. Il test sarà eventualmente associato a uno specifico questionario sulla sonnolenza, il questionario di Epworth.

Rinnovo o rilascio triennali. Al termine di tutti gli approfondimenti, l’autorizzazione alla guida potrà essere rilasciata anche alle persone affette da Osas, sia moderata sia grave, a condizione che dimostrino “un adeguato controllo della sintomatologia presentata con relativo miglioramento della sonnolenza diurna, se del caso confermato da parere specialistico di strutture pubbliche”. In questo caso la validità della patente rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con prescrizioni da parte della Cml, non può superare i tre anni per i “normali” conducenti (quelli in possesso di patenti di categoria AM, A, A1,A2, B1, B, e BE ) e un anno per i conducenti professionali, quelli titolari di patente di categoria C, CE, C1, C1E, D, DE, D1 e D1E nonché i titolari di certificato di abilitazione professionale di tipo KA e KB.

Niente patente ai soggetti a rischio. La stessa Commissione potrà, al contrario, inibire la guida ai soggetti affetti da Osas media o grave che non si sottopongono con continuità a terapie adeguate, utili a controllare la malattia e a migliorare la sonnolenza diurna.

Mario Rossi

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