Si parte dalle considerazioni del sondaggista Nicola Piepoli,

Interpellato dal Corriere della Sera spiega: "Renzi non si può intestare tutti quegli elettori.

Libero 7.12.2016

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 La realtà è che il Pd ha guadagnato qualcosa e contemporaneamente ha perso le elezioni. È stato un suicidio: il partito si è auto-sconfitto. Ma Renzi mantiene uno zoccolo duro: di quel 41 per cento, almeno il 25 per cento è del Pd". Dunque parla Pietro Vento di Demopolis: "Il voto è stato trasversale, una parte degli elettori non ha seguito le indicazioni dei leader". Anche per Demopolis, comunque, tre elettori del Pd su quattro hanno votato Sì. L'istituto, però, ha indagato anche sulle motivazioni del voto, e si scopre che il 34% ha votato Sì poiché apprezza la riforma, il 25% per dare continuità al governo Renzi e il 41% per entrambe le ragioni. Ultimo dato fornito dall'istituto, quello relativo alle elezioni: se si votasse oggi, il 32% voterebbe Pd.

Anche Alessandra Ghisleri, la sondaggista di fiducia di Berlusconi, prova a quantificare il partito-Renzi. E premette: "Veltroni nel 2008 prese 12 milioni di voti; Bersani, alle Politiche del 2013 scese a otto milioni e mezzo.E Renzi alle Europee superò gli 11 milioni di voti".

Ora sul tappeto ci sono i 13 milioni abbondanti di Sì,dai quali vanno sottratti i voti di Alfano, Casini, di forzisti per il Sì e anche un 10% di voti che arrivano da elettori del M5s. Resta comunque un gruzzolo significativo. "I voti - riprende Ghisleri - non sono mai proprietà di nessuno. E in tempi di volatilità come questi, ancora meno. Però è vero che Renzi si è giocato il tutto per tutto. E molto consenso era personale". Dunque? "Più che ripartire, direi, Renzi deve capitalizzare questi voti. Fidelizzare questi elettori al suo progetto"

Categoria Italia.

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Foglia. Ci sono due schieramenti anche nell’interpretazione dei flussi elettorali. Uno per dimostrare che anche il 40% è diviso e l’altro per dire che l’esame del flusso è più semplice. Il tutto espresso in questo articolo con Ghisleri più obiettiva. Anche perché fra i NO ci sono quelli che non voteranno alle politiche per i partiti contro il referendum

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