In Italia tutti con Macron. Tranne Salvini. E il centrodestra si interroga

L'Italia guarda al voto francese stando dalla parte del candidato europeista Emmanuel Macron. Tranne il lader della Lega, Matteo Salvini.

Da ItaliaOggi.it 24.4.2017

Salvini, "Io non credo che i francesi voteranno Macron. E penso che i sostenitori di Melenchon potrebbero votare la Le Pen. E così faranno tutte le persone vittime dell'austerità e della globalizzazione. Non credo che voteranno per un burattino elegante che va con la cravatta anche in spiaggia. Non voteranno qualcuno di telecomandato dai maledetti di Bruxelles", dice il leader della Lega, commentando i risultati del primo turno delle presidenziali in Francia in una intervista con Corriere della Sera. E sul Corriere risponde l'ex premier Enrico Letta: "Questo 23 aprile è la risposta al 23 giugno e all'8 novembre del 2016, quando l'Europa toccò il punto più basso con il disastro di Brexit e Trump. Grazie alla saggezza dei francesi e al coraggio di Macron, che non è un euro-tiepido e che ha sfidato la paura, la sua vittoria rilancerà l'Europa. Il secondo turno sara' un vero e proprio ballottaggio sull'Europa, pro o contro". "Con Macron anche in Francia è nato il centrosinistra", sottolinea, invece, Piero Fassino, responsabile esteri del Pd, intervistato da Repubblica. Per Fassino "l'esito di Macron è confortante, anche se è molto preoccupante il consenso raccolto dalla Le Pen. E al ballottaggio - sottolinea - è auspicabile che intorno a Macron si realizzi la convergenza di tutti coloro che non vogliono che la Francia e l'Europa finiscano nelle mani di una destra populista e anti europea". Di altro avviso Giorgia Meloni, lader di Fratelli d'Italia. "Direi che dalla Francia arriva un avviso di sfratto all'establishment e a chi governa l'Unione Europea, al potere consolidato delle due grandi famiglie politiche europee, popolari e socialisti", afferma in un'intervista con il Giornale. Secondo Meloni, dal primo turno delle presidenziali francesi il populismo esce "molto rafforzato. Sul Giornale anche l'analisi del capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani: "Con il voto delle presidenziali francesi in Europa cambia poco o nulla. Però c'è stato un segnale forte: l'elettorato francese, anche se non ha pagato come quello italiano, sta dicendo che qualcosa non va in questa Europa".

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