LA BUFALA SULL'IMMIGRAZIONE

Immigrazione, Martin Wolf del Financial Times: "Gli immigrati non fanno crescere un Paese"

6 Luglio 2017 Martin Wolf da www.lineroquotidiano.it

Chi lo ha detto che l'immigrazione fa crescere un Paese? Il dubbio, anzi la certezza che non sia così arriva da Martin Wolf, economista britannico da 27 anni commentatore sul Financial Times. In Italia da anni si discute senza particolare successo per la chiarezza su quanti benefici o danni porti l'immigrazione di massa all'economia del Paese. Nel chiasso tra tifoserie di favorevoli e contrari aggiunge solo confusione a una situazione già parecchio ingarbugliata e di certo non aiuta chi, come il presidente dell'Inps Tito Boeri, gioca a fare il politico lanciando numeri in libertà, vedi i 38 miliardi che l'Italia perderebbe fino al 2040 se chiudesse le frontiere all'immigrazione.

"Lasciamo stare gli approcci ideologici - dice Wolf al Giorno -. Il contributo economico dei migranti è molto limitato. L'immigrazione - dice l'economista - non è un peso, ma neanche una panacea economica per nessun Paese". Il caso italiano è per certi aspetti emblematico: "Oggi tra contributi previdenziali e tasse pagate, gli immigrati contribuiscono per 17 miliardi di euro l'anno e ne costano quasi 16. L'attivo quindi è molto lieve".

In un passaggio dell'analisi di Wolf è emersa una posizione che farebbe rizzare le orecchie ai sovranisti italiani: "Credo che sia una politica ragionevole quella di tutelare gli interessi dei propri cittadini e dei loro discendenti. Non è razzismo. Non dico che sia la politica giusta, o quella che suggerisco in ogni caso, ma che politicamente è legittima, specialmente se l'afflusso atteso è numericamente importante".

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