Pd, Renzi cambia tutto. Una svolta per il Pd. Uomini e donne di Renzi: i nomi

Rivoluzione nel Pd. Renzi ridisegna la geografia di chi crede ancora nel suo progetto, anche se proveniente da aree diverse. Il segretario crea 40 dipartimenti all'interno della segreteria e li assegna a 20 donne e 20 uomini,

23.7.2017 da  www.affaritaliani.it

Rivoluzione nel Pd. Renzi ridisegna la geografia di chi crede ancora nel suo progetto, anche se proveniente da aree diverse. Il segretario crea 40 dipartimenti all'interno della segreteria e li assegna a 20 donne e 20 uomini, compiendo una operazione di estensione del partito verso tutti i temi possibili della società, temi da coltivare in vista della campagna elettorale. Quindi si affida a una segreteria snella per la gestione politica e crea un gruppo ristretto per la conferenza programmatica del 2020, realizzando di fatto una prima reale apertura non solo alle minoranze di Orlando e Emiliano, ma anche ad altre anime del partito come quella rappresentata da Sergio Chiamparino.

La cabina di regia per il 2020 - scrive la la Repubblica - assomiglia alla struttura che aveva creato Bersani il quale, però, aveva una segreteria più estesa oltre ad alcuni dipartimenti, tra cui Orlando alla Giustizia e Fiano alla Sicurezza. Ma si trattava di una struttura di comando che non era piaciuta a Orfini e Orlando (che poi si allontanarono) perché in realtà Bersani faceva il caminetto con i capi corrente e alla fine decidevano tutto li. Veltroni invece fece il governo ombra durante il governo Berlusconi su modello anglosassone.

Nella suddivisione in dipartimenti sono rappresentate tutte le aree del Partito, sia di maggioranza che di minoranza. Per la prima volta è una fotografia delle 40 persone di cui Renzi si fida e che hanno competenze specifiche. Da notare subito che sono sparite, dai 40 temi, le riforme costituzionali, e questo, alla luce della débacle del referendum del 4 dicembre 2016, è certamente un fatto significativo.

Nella ridefinizione della geografia interna della segreteria compaiono temi nuovi, mai sentiti prima. Come, ad esempio, la delega del 'partito aperto' assegnata a Walter Verini. Che cosa voglia dire non è dato sapere, però certo è un segnale di forte moderntià e cambiamento per un partito nato dalla fusione dell'ex Dc e dell'ex Pci. C'è poi la delega alle 'feste dell'Unità' assegnata alla deputata Valeria Pini, anche qui un segno di discontinuità in quanto prima ad accuparsene c'è sempre stato un funzionario di partito, e non un parlamentare.

È il caso anche del tema 'Economia circolare' il cui incarico è andato a Simona Bonafé: un argomento molto di moda che guarda ai modelli alternativi di sviluppo. Compare poi, a sorpresa, la 'Difesa degli animali': ma di quali di quali animali, e come, si ergerà a paladina la responsabile Patrizia Prestipino? Insomma, con questa riorganizzazione, Renzi si avvicina di più al modello democristiano che non prevedeva funzionari politici come nel veccio Pci che si occupassero dei temi, ma solo politici e segreterie tecniche.

La riorganizzazione. Nel comitato che si occuperà dell'organizzazione della conferenza programmatica del partito in programma ad ottobre 'Italia 2020' trovano posto sia Andrea Orlando che Michele Emiliano. Completano la squadra il ministro Graziano Delrio, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. Per la segreteria, Maurizio Martina e Tommaso Nannicini. A Piero Fassino è stato attribuita la responsabilità di tutta la proiezione internazionale dell'attività del Partito, a cominciare dalla rappresentanza dentro gli organismi del Partito Socialista Europeo. Matteo Richetti coordinerà l'area Comunicazione del Pd. Portavoce del segretario e capo ufficio stampa, Marco Agnoletti.

I 40 DIPARTIMENTI: LE 20 DONNE E I 20 UOMINI

La prima riunione dell'esecutivo - si legge in un comunicato del Pd - è prevista per mercoledì prossimo.

Anna Ascani, Cultura

Simona Bonafè, Economia circolare

Loredana Capone, Turismo

Stefania Covello, Mezzogiorno

Titti Di Salvo, Mamme

Silvia Fregolent, Pari opportunità

Maria Chiara Gadda, Lotta contro lo spreco alimentare

Anna Grassellino, Italiani all'estero

Chiara Gribaudo, Lavoro

Simona Malpezzi, Scuola

Elisa Mariano, Commercio

Emma Petitti, Pubblica amministrazione

Stefania Pezzopane, Ricostruzione terremoto

Pina Picierno, Fondi europei

Giuditta Pini, feste dell'Unità

Patrizia Prestipino, Difesa animali

Alessia Rotta, Circoli

Daniela Sbrollini, Sport

Patrizia Torricelli, Editoria

Sandra Zampa, Minori

Giuseppe Antoci, Legalità

Gianluca Beneamati, Energia

Matteo Biffoni, Immigrazione

Sergio Boccadutri, Innovazione

Ciro Bonajuto, Giustizia

Ernesto Carbone, Sviluppo economico

Roberto Cociancich, Cooperazione internazionale

Andrea De Maria, Formazione

Giovanni Epifani, Agricoltura

Andrea Ferrazzi, Urbanistica

Emanuele Fiano, Sicurezza

Federico Gelli, Sanità

Federico Ginato, Piccole medie imprese

Giovanni Lattanzi, Welfare

Salvatore

Margiotta, Infrastrutture

Stefano Mazzetti, Ambiente

Luciano Nobili, Città metropolitane

Mattia Palazzi, Rigenerazione urbana

Francesco Verducci, Università e ricerca

Walter Verini, partito aperto

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