Pensioni, Tremonti umilia la Fornero: "La sua riforma su ordine dei tedeschi.

"La riforma delle pensioni che facemmo noi, nel 2010 era considerata in Europa la migliore riforma. Dava stabilità al bilancio e certezze ai cittadini. Poi arrivò il duo Monti-Fornero

5 Novembre 2017 da www.liberoquotidiano.it

"La riforma delle pensioni che facemmo noi, nel 2010, era considerata in Europa la migliore riforma. Dava stabilità al bilancio e certezze ai cittadini. Poi arrivò il duo Monti-Fornero...". Il senatore Giulio Tremonti, intervistato dal Corriere della Sera, commenta l'ennesima riforma delle pensioni in vista e punta il dito contro la macelleria sociale avvenuta nel 2011, l'ormai famigerata riforma di Elsa Fornero e Mario Monti. Una riforma, spiega il professore, scritta "su ordine dei tedeschi". 

L'aumento di 5 mesi dei requisiti per la pensione, spiega Tremonti, non sarebbe stato una tragedia "se nel frattempo non ci fosse stata la coppia Monti-Fornero che ha distrutto tutto".

Il mandante è da ricercare tra Bruxelles e Berlino, le cui tracce c'erano già nella famosa lettera della Bce inviata nell'agosto 2011 al governo di Silvio Berlusconi, di cui Tremonti era ministro dell'Economia: "Una lettera che, è sempre più chiaro, fu ispirata da una logica di criminalità politica. In ogni caso, in quella lettera si chiedeva una minima modifica delle pensioni per le donne e non si contestava che quella fatta dall'Italia fosse la migliore riforma possibile. Fu la sinistra a chiedere di più, al solo fine di abbattere il governo a spese delle pensioni". Il problema, dunque, è sempre quello dell'opportunismo politico: chi pensa alla stabilità e al bene del Paese, impone misure impopolari come l'aggancio dell'età pensionabile alla speranza di vita, come fecero Berlusconi e Tremonti nel 2010. Chi propone il blocco di quell'adeguamento, suggerisce il professore, lo fa solo per guadagnare qualche voto in più. "Ma è una tentazione suicida, tanto nessuno gli crede più".

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