Basta con le mance, sì agli investimenti

c'è un popolo di lavoratori che tutte le mattine si rimbocca le maniche e prova a trainare il Paese

 di Marcello Gualtieri, 13.11.2017 da www.italiaoggi.it

L'economia italiana conosce un momento di indubbia ripresa con una crescita modesta ma duratura del pil e una ripresa dell'occupazione, in maniera prevalente quella a tempo determinato. Su entrambi i fronti, ripresa del pil e occupazione, siamo ancora ben lontani da ritornare ai livelli pre-crisi; secondo il centro studi di Confindustria solo nel 2021 si ritornerà al livello del 2008. I dati confermano altresì il declino di lungo periodo del nostro paese che da 72 trimestri consecutivi va peggio della media della Ue: la forbice continua ad allargarsi.

La ripresa economica è in gran parte determinata dal positivo andamento della congiuntura internazionale, ma dopo lungo tempo anche la domanda interna contribuisce alla crescita del pil e ciò anche grazie agli effetti positivi delle misure di sostegno agli investimenti innovativi e tecnologici, comunemente noti con la sigla «Industria 4.0». La crescita del pil è accompagnata da una ripresa della occupazione, ma solo di quella a tempo «determinato» e questo dato certifica l'inefficacia dei vari bonus per favorire l'occupazione a tempo «indeterminato»: i bonus funzionano fino a quando ci sono, dopo di che svaniscono senza lasciare effetti duraturi nel sistema. Il nocciolo del problema non è trovare un lavoro a vita (sempre più raro), ma creare le condizioni per trovare un nuovo lavoro quando il vecchio non c'è più.

L'esame di questi dati dovrebbe spingere chi guida l'economia a studiare e proporre misure per facilitare l'attività imprenditoriale e sostenere gli investimenti in produttività e innovazione, come è stato per Industria 4.0. Invece le poche risorse disponibili vengono destinate a un nuovo bonus per l'assunzione dei giovani, misura che non crea occupazione aggiuntiva andando solo a discapito dei meno giovani.

Eppure, nonostante l'incapacità della politica di leggere il paese, il sistema prova a reagire. Anche questa in fondo è una delle caratteristiche del nostro capitalismo: come scriveva Luigi Einaudi, nonostante tutto quello che la burocrazia e la politica inventano per ostacolare l'attività economica, c'è un popolo di lavoratori che tutte le mattine si rimbocca le maniche e prova a trainare il Paese

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