Diritto & Rovescio

Giuliano Pisapia è stato a lungo vezzeggiato dai leader dell'Mpd affinché aderisse al loro movimento

25.11.2017 da www.italiaoggi.it

La trattativa è stata lunga. Il petting estenuante. Alla fine però tutti hanno gettato la spugna. Visto che l'ex sindaco di Milano non è sicuramente un decisionista, Bersani e D'Alema lo hanno definito come un signor Tentenna sul quale non si può fare affidamento. Hanno quindi cambiato il loro cavallo: fuori Pisapia, dentro il presidente del Senato, Pietro Grasso, che, essendo certo che Renzi non gli offrirà un seggio sicuro (e nemmeno un seggio qualsiasi) ha subito aderito con entusiasmo all'invito, rivendicando il suo «essere stato di sinistra fin dalla più giovane età» (quindi fu comunista, par di capire). Ma poi il suo entusiasmo si è rarefatto. Grasso rinvia come se fosse un Pisapia qualsiasi. Che succede? Si è accorto che, se accetta, finisce per essere solo una controfigura. Perché il comando sarà del duo D'Alema-Bersani. Che poi si ridurrà al solo D'Alema, visto che, come diceva anche Gianni Agnelli, si può comandare solo uno alla volta.

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