LA VERSIONE DI MUGHINI - ‘MA DI COSA PARLA PIERO GRASSO?

IN RADIO STAMATTINA SPIEGAVA COME ‘COSTRUIRE LA SINISTRA’. MA QUALE SINISTRA VUOLE METTERE IN PIEDI COL SUO PARTITO MINUSCOLO E IRRILEVANTE?

Riceviamo e pubblichiamo da Giampiero Mughini www.dagospia.com

LUI E LA SUA COMPAGNA DI DISAVVENTURE LAURA BOLDRINI MOLTIPLICANO I PANI E I PESCI, PROMETTONO CONTRATTI A TEMPO INDETERMINATO, 14 MENSILITA' E FESTE PER TUTTI. SONO MESTATORI DEL NULLA’

1. LA VERSIONE DI MUGHINI

Caro Dago, non ho alcun titolo per mettere becco sui contenuti dell’attuale campagna elettorale se non quello di essere un cittadino repubblicano leale verso il mio Paese. Mi limito ad ascoltare (poco) e a giudicare. Stamane sentivo l’ex magistrato Pietro Grasso, leader di una delle formazioni politiche contro le quali voterò domenica prossima, il quale alla trasmissione radiofonica condotta da Luca Telese spiegava come “costruire la sinistra” in Italia.

Ora succede che io non sono affatto di sinistra ma che la storia della sinistra la conosco palmo a palmo, autore per autore, decennio dopo decennio. Qual è la sinistra che Grasso vuole costruire nell’Italia del terzo millennio? Quella di Lenin, quella di Gramsci, quella di Bordiga, quella dell’eresia trockista, quella della tradizione consiliare, quella della sinistra sindacale di Vittorio Foa e di Bruno Trentin, quella operaista del gran casino dei Sessanta, quella liberalsocialista di Bettino Craxi, quella modernista di Michel Rocard e Tony Blair?

Dubito che Grasso conosca e sappia distinguere in questa storia, giunta al capolinea ormai da tempo. Ne dubito assai. E del resto mi basterebbe dare una sbirciatina nella sua biblioteca per averne la comprova.

E allora qual è la sinistra made by Grasso e dal suo partito talmente minuscolo e irrilevante? Una sinistra che promette promette promette a chi è rimasto indietro nella corsa della vita? Ma che cosa può promettere, in termini reali, il governo di un Paese che paga 70 miliardi di euro l’anno sul suo spaventoso debito pubblico?

Ho ascoltato da un’altra compagna di disavventura di Grasso, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, che loro faranno di tutto per creare del “lavoro buono”, cioè quello con 14 mensilità pagate l’anno, feste il più possibile, malattie attestate dal medico di fiducia ogni volta che è necessario, congrua liquidazione eccetera.

Una volta la si chiamava moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ebbene la Boldrini è in grado di creare questo lavoro in una società che sta conoscendo la più radicale trasformazione da un secolo a questa parte?

Ma di che cosa stanno parlando questi mestatori del nulla? Ma come osano rivolgersi in questo modo a noi cittadini repubblicani che ogni giorno e ogni mattina iniziamo la lotta per la vita nel rispetto dei codici civile, penale e amministrativo? A noi che allo Stato non chiediamo nulla perché sappiamo che lo Stato attuale non può dare nulla e che solo contiamo sulla nostra ostinazione a vivere, ossia su quello che costituisce dalla a alla zeta la vitalità di una società.

GIAMPIERO MUGHINI

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