TotoGoverno. M5s, Taverna presidente del Senato e Di Maio e Fico "litigano" per la Camera
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Fermento nel m5s per l'assegnazione delle presidenze delle Camere. Taverna in pole position per il Senato e si ripropone la faida Di Maio-Fico 2-PD Boschi
Di Marco Zonetti 7.3.2018 www.affaritaliani.it
1-Il m5s è il primo partito e, dopo l'esito favorevole alle urne, non può non avere voce in capitolo nonché la corsia preferenziale per decidere l'assegnazione delle presidenze delle due Camere.
Al Senato, sarebbe pronta la carica di Presidente per la pasionara, popolana e popolare Paola Taverna, che si troverebbe anche l'incombenza di vicepresidente della Repubblica, e di capo dello Stato nel caso in cui malauguratamente Sergio Mattarella dovesse rinunciarvi per qualche motivo.
Alla Camera, invece, circola insistentemente il nome di Roberto Fico, capo dell'ala ortodossa del m5s in contrasto con quella più "democristiana" di Luigi Di Maio.
Luigi Di Maio che, tuttavia, intenderebbe ritagliarsi per sé il ruolo di Presidente della Camera, e quindi terza carica dello Stato, nel caso in cui non si dovessero verificare le condizioni per il suo premierato. Di Maio vorrebbe assumere il ruolo di Presidente della Camera prima delle consultazioni per il possibile incarico di Governo, in modo da partecipare alla corsa fregiato da un ruolo prestigioso oltre che di leader del primo partito in Italia. Si ripropone dunque ai vertici istituzionali la faida Di Maio-Fico, con una posta in gioco decisamente alta.
Intanto, agli osservatori politici appare sempre più chiaro che il m5s voglia in fondo rinunciare (ufficiosamente almeno) all'incarico di governo e favorire un esecutivo di scopo che permetterebbe loro di continuare la propaganda antisistema e anti poteri forti, assumendo il ruolo di vittime cui viene proibito il potere malgrado il voto degli italiani.
Una propaganda la cui incisività ed efficacia, se dovesse insediarsi un governo di scopo, sarebbe direttamente proporzionale alla durata dell'esecutivo di cui sopra, rafforzando ulteriormente il m5s che, a quel punto, alle prossime elezioni presentandosi probabilmente con Alessandro Di Battista candidato premier, farebbe il botto colossale.
La telenovela grillina, insomma, continua.
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