Governo.Luigi Di Maio, il politologo Gianfranco Pasquino lo smonta: "Siamo alla fase due: non sarà premier. Un triciclo..."

Una sorta di "transizione disorganizzata. È stato distrutto il sistema partitico e non siamo mai stati capaci di ricostruirlo

5 Aprile 2018 www.liberoquotidiano.it

Le prima avvisaglie della situazione di stallo che vive ora la politica italiana c'erano già tutte durante l'ultima campagna elettorale. Il politologo Gianfranco Pasquino a Il Giornale spiega con la personalizzazione della politica i veti che Luigi Di Maio sta imponendo ora su Matteo Renzi, ora su Silvio Berlusconi, in un continuo scontro che ha come unico scopo quello di guidare il governo: "Per cui Di Maio - dice il docente dell'Università di Bologna - deve far emergere la sua persona e schiacciare gli altri, anche se è da notare che tra Salvini e Di Maio non c'è questo gioco a distruggersi che invece c'è con Berlusconi".

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Quella che si sta aprendo secondo Pasquino è una "fase due" della campagna elettorale, una sorta di "transizione disorganizzata. È stato distrutto il sistema partitico e non siamo mai stati capaci di ricostruirlo". L'unica cosa che ci salva è la figura di Sergio Mattarella, "che ha poteri veri e li esercita. Al di là di quello, senza più i partiti, emergono solo delle personalità, ma diciamolo dalla statura politica non eccelsa".

Altro elemento a favore del sistema italiano è la sua estrema flessibilità, tipica delle democrazia parlamentari. Pasquino prevede che a guidare il prossimo governo sarà una formazione a "triciclo", stabile, sicuro e "che non si ribalta". Ma chi lo guiderà quindi tra Salvini e Di Maio? Il professore tira fuori il coniglio dal cilindro: "Sarà un terzo uomo. Qualcuno che può venire dalle file del M5s o dalla Lega oppuire un terzo che non ci sta neppure pensando".

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