Macron non fa pace con Salvini

Visione comune ma non scavalcare diritto internazione, quindi ?

di Franco Adriano 16,6,2018 www,italiaoggi.it

Dopo le tensioni Italia-Francia sul caso della nave Aquarius, Giuseppe Conte e Emmanuel Macron parlano di «visione comune» sull'immigrazione all'Eliseo. Ma il convitato di pietra del vertice è il vicepremier Matteo Salvini, nei confronti del quale Macron non ha abbandonato i toni duri. D'altronde Salvini non ha manifestato alcuna intenzione di compiere passi indietro, nonostante i toni più morbidi manifestati dal premier italiano. Il minimo comune denominatore trovato tra Conte e Macron è la revisione del regolamento di Dublino: «Condividiamo la volontà di portare avanti per il Consiglio di giugno iniziative comuni in questo senso», ha detto Macron. La proposta che l'Italia presenterà alla Francia e agli altri Paesi europei, ha spiegato Conte, «prevede la creazione di hotspot nei paesi transito per la prima assistenza e le richieste di asilo», oltre a un maggiore sostegno economico a Frontex. Se, tuttavia, Conte ha affermato di essere in sintonia con Salvini: «Piena condivisione con il ministro dell'Interno e quello delle Infrastrutture». Diversamente, Macron è stato caustico sul possibile «asse» sull'immigrazione tra i ministri dell'Interno di Italia, Austria e Germania: «Questa formula nella storia non ha mai portato fortuna», ha sottolineato. «Ad ogni modo», ha aggiunto, «ci sono le Costituzioni e ci sono i capi di governo che prendono le decisioni, questo dicono le nostre Costituzioni». Conte ha annunciato che in autunno si terrà a Roma un nuovo vertice bilaterale Italia-Francia.

Il punto è che non è chiuso il confronto sull'apertura e chiusura dei porti tra Macron e il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che attacca ancora la Francia: «Abbiamo cominciato a dire dei no». «È il momento di tirare fuori le palle». «Non ci caliamo le braghe». «Non ci siamo presentati a Parigi con il cappello in mano». Ha detto tutto questo in varie occasioni il vicepremier leghista. «Quando una nave arriva nelle vostre acque ve ne dovete prendere carico», lo ha invece provocato, seppur indirettamente, Macron, «la difficoltà dell'Italia non può risolversi scavalcando il diritto internazionale ma con un approccio cooperativo Ue».

Altri articoli leggibili su www.italiaoggi.it

-La Francia vuol gettare fuori l'Italia dalla Libia

-Macron non si è reso conto che adesso non ha più a che fare coi governi tappetino tipo Renzi o Gentiloni

-È la Francia che chiude i porti

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata