E Di Maio e Fraccaro sistemano i loro consiglieri

Fico: stop ai vitalizi. Ma per portare alla Camera i dipendenti M5s cambiano le regole

Gian Maria De Francesco - Mer, 27/06/2018 www.ilgiornale.it

Roma - «L'era dei privilegi è finita», hanno dichiarato all'unisono i ministri pentastellati Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro commentando la decisione del presidente M5s della Camera, Roberto Fico, di convocare stamattina l'ufficio di presidenza per deliberare sulla proposta di abolizione dei vitalizi.

Squilli di trombe, retorica anti-casta e vai col mambo del «governo del cambiamento». C'è, però, un piccolo dettaglio che molto probabilmente non godrà dello stesso battage mediatico da parte dei grillini.

Si tratta di una modifica ai rigidi regolamenti parlamentari che facilita il distacco di consiglieri parlamentari e dipendenti. Questioni burocratiche, si dirà, ma non è proprio così.

Il fitto reticolato degli emendamenti dispone, in primo luogo, un allungamento del periodo di distacco, cioè di assegnazione a incarico presso un'altra amministrazione pubblica: si passa da otto a undici anni come somma tra un periodo di sei anni (anche non continuativi) più ulteriori cinque. I consiglieri parlamentari potranno essere distaccati dopo nove anni di servizio, dopo nove anni senza che sia effettuata la verifica dei requisiti di professionalità. Tanto per i documentaristi che per gli impiegati di livello inferiore viene abbassato il requisito di anzianità presso la Camera da 13 a 9 anni. Contestualmente viene contingentato, anche per dare un'aura moralizzatrice all'intervento normativo, il numero degli effettivi a disposizione delle altre amministrazioni (da 10 a 8 unità per i consiglieri parlamentari e da 10 a 6 unità per i documentaristi e gli altri quadri di livello inferiore).

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