Pd, Minniti spariglia il congresso. "Renzi? Non è finito"

"Renzi ha doti politiche eccezionali, ora dia organizzazione alla passione democratica"di Silvia Davite

Silvia Davite, 29.7.2018 da www.affaritaliani.it

“Tutto si tiene” scrive Beppe Sala, Sindaco di Milano sotto un post Instagram che annuncia l’inaugurazione della sede Apple con i cui oneri di urbanizzazione verrà finanziato il piano periferie. Tre milioni di euro che vanno ad aggiungersi all'1,4 mln di euro per le piccole imprese nei quartieri difficili e ad oltre ad 1 milione e passa direttamente gestito dalla Direzione Periferie per favorire progetti di coesione sociale nei quartieri.

“Il punto è sempre lo stesso - insiste a Corvetto l’Assessore Majorino - insieme con le comunità glocal abbiamo condotto al successo Expo guidato dal nostro Sindaco Sala e allo stesso modo da Settembre gestiremo il piano periferie".Lo stesso leit motiv arriva dall’ex Ministro degli Interni Marco Minniti che parla a Stradella, quasi in contemporanea a Majorino, neanche poi così troppo distante dal Corvetto a ben guardare. Dice così: “Gli italiani saranno più sicuri se non resteranno soli nel mondo. Per ripartire il Partito Democratico si deve porre come un’alternativa di valori superando i personalismi e realizzando leadership diffuse unitarie”.Minniti non rinuncia a difendere un’impostazione che anche il mondo cattolico gli riconosce in pieno “valori e concretezza nella gestione dei problemi.

Perché come dice il Papa i principi non negoziabili non esistono per definizione e l’Italia accoglie finché ce la fa... visto che un conflitto tra Chiesa e Politica non serve a nessuno, meno che meno ai migranti che scappano da guerra, fame e torture”.Settimana scorsa a Stradella dove sperimentarono un progetto di accoglienza, poi in provincia di Brescia dove da Ministro aveva previsto un centro per il rimpatrio, riqualificato a dovere per garantire condizioni di dignità alle persone, che ora la Lega starebbe per bloccare in virtù di scelte assunte dal nuovo capo del Viminale Salvini. Niente centro per il rimpatrio a Brescia, sarà trasferito a Milano, dicono le ultime fonti a Il Giornale.

Ma Minniti non lascia da sole le comunità con cui ha lavorato, manda il messaggio ai familiari del Capo della Digos di Napoli prematuramente scomparso, scrive alla Prefetta di Rimini che lascia l'incarico dopo aver gestito con lui giornate difficili a Rimini, saluta gli amici del PCI di sempre accorsi per sostenerlo in Brianza, poi in Toscana, Stradella, Brescia appunto, Reggio Emilia; poi ancora, scrive al militante PD toscano che si lamenta su un on line per via di un format senza confronto al dibattito organizzato dalla federazione di Prato, dispensa consigli sulla comunicazione promossa dagli amici "tutto perfetto ma la personalizzazione non mi convice, vedi tu poi".

Insomma l'Ex Ministro non sta fermo un attimo, per lui nulla è cambiato. Eppure a tutti lui assicura “Non mi candido al congresso PD e manco organizzo correnti. Credo nelle battaglie che abbiamo portato avanti, credo in un partito che rimette al centro il dialogo e la relazione con militanti e cittadini senza snobismi, credo e dunque mi spendo”. Basta ascoltare queste parole per capire come mai la stragrande maggioranza dei cattolici lo abbia a cuore. Del resto fu lui insieme al Presidente della Cei ad aprire il corridoio umanitario libico, troppo spesso ancora taluni cattolici lo dimenticano.

Minniti non lascia da sola nemmeno Milano, la città che come ama ricordare nei comizi, ha scritto il suo destino di Ministro (appena nominato al Viminale gestisce a Milano la fine della fuga dell’attentatore di Berlino. Ucciso dai Carabinieri, di cui uno giovanissimo ancora in periodo di prova).

A Reggio Emilia Minniti è ancora piu netto "Notoriamente non sono uno sensibile, dunque non riuscirei a tenere insieme tutte le molteplici sensibilità interne al PD: non ho il profilo giusto per fare il segretario, poi devo fare altre cose e le farò. Renzi? Lui ha doti politiche rilevanti, non penso siano finite per sempre. L'importante che oggi si adoperi per sanare come partito la frattura che si è creata col sentimento degli italiani. Per fare questo non basta una linea politica, occorre una passione organizzata. Tutti noi, dirigenti e militanti, dobbiamo andare a parlare con la gente che è arrabbiata. Sarà anche una discussione tosta ma va fatta. Se risolviamo i problemi che ci segnalano prima, poi in televisione di che parleranno quelli al governo? Mettiamoci energia per riprenderci il consenso!".

A quanto pare davvero tutto si tiene se non passa nemmeno un giorno dal discorso di Minniti che a Milano l'Assessore Majorino e il Sindaco Sala decidono di intensificare ulteriormente la presenza dell'Amministrazione al quartiere Corvetto. Quello in cui nelle case Aler sono stati sempre i Carabinieri a bloccare per la prima volta da mesi chi, sgomberato dalla Polizia di Stato, tentava di rientrare nell'alloggio lastrato irrimediabilmente ancora sfitto come tutti gli altri da cui costantemente le FF.OO sgomberano.

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