Fondazioni e associazioni: la rete del governo Conte

Un tempo i ministri provenivano da VeDrò e dalla Open. Ora invece i vivai sono soprattutto Rousseau e a/simmetrie. Il report di Openpolis.

30.7.2018 da www.linkiesta.it

Fondazioni, così vengono finanziati i progetti

Se i partiti tradizionali arrancano, anche economicamente (leggi anche: il bilancio della Lega e i milioni andati in fumo), fondazioni, associazioni e think tank continuano a fiorire. E si confermano le vie maestre per fare carriera e per stringere alleanze che vanno oltre le casacche indossate nelle Aule. Questa sorta di strutture parallele spesso nate nel nome della ricerca in realtà sono utilizzate per raccogliere fondi, organizzare eventi e aggregare la base elettorale. Openpolis dal 2015 a oggi ne ha censite bel 121 di cui 101 ancora attive con un sito web. Oltre il 52% delle realtà nasce o come corrente di partito o come progetto di aggregazione politica.

I TEMPI DI VEDRÒ E DELLA RENZIANA OPEN

Nel 2013, per esempio, l'arrivo al governo di Enrico Letta coincise con una sfornata di ministri provenienti dalla fondazione VeDrò (dallo stesso premier ad Angelino Alfano, da Maurizio Lupi a Nunzia dDe Girolamo e Andrea Orlando). L'avvento del renzismo portò invece in auge la fondazione Open. Come si legge ancora nel sito, il «consiglio direttivo della fondazione, in carica fino all’approvazione del bilancio esercizio 2017, è composto da: Alberto Bianchi (presidente), Maria Elena Boschi (Segretario generale), Marco Carrai e Luca Lotti». Sempre in area dem c'è poi la fondazione Eyu, del tesoriere dem Francesco Bonifazi.

LE FONDAZIONI DELL'ETÀ PENTALEGHISTA

Ora il vento della politica è cambiato. Ma il cosiddetto governo del cambiamento pentaleghista non ha invertito la tendenza, anzi. E dire che nel 2016 l'attuale ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli sentenziava: «Le fondazioni sono le cassette di sicurezza dei partiti, attraverso cui far transitare flussi di denaro incontrollabile». Il M5s sempre al tempo proponeva «di indicare in chiaro il collegamento fondazione-partito, applicare le regole di trasparenza sul finanziamento ai partiti anche alle relative fondazioni e, infine, impedire a enti, aziende e società partecipate da enti pubblici, concessionari pubblici o titolari di appalti pubblici di finanziare le fondazioni politiche». Subito dopo nacquero Rousseau e la Gianroberto Casaleggio.

LE ASSOCIAZIONI M5S: ROUSSEAU E CASALEGGIO

Ma quali sono le fondazioni e le associazioni che ruotano intorno al governo Conte? Cominciamo col dire che, come evidenzia il rapporto Openpolis, «poco meno del 10% delle strutture analizzate ha all’interno dei suoi organi un membro» dell'esecutivo. D'ufficio rientra nell'elenco l'associazione Gianroberto Casaleggio, che organizza la kermesse Sum di Ivrea giunta alla seconda edizione. Patron è Davide Casaleggio presidente anche dell'associazione Rousseau, che gestisce la piattaforma di voto del Movimento cinque stelle. Di quest'ultima fanno parte sia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sia il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano. Il M5s è poi vicino anche al Think Tank Group di Confapri e rilanciato dall'associazione Salviamo l'Italia. Del think tank fanno parte Arturo Artom di area pentastellata e Massimo Colomban, ex assessore della Giunta Raggi. Nella lista originaria dei fondatori comparivano anche Vito Crimi, David Borrelli (che ha lasciato il M5s) ma anche Beppe Grillo, Gianroberto Casaleggio (qui il link).

IN AREA LEGA: A/SIMMETRIE CON SAVONA E FOA

A intrattenere un legame stretto con l'esecutivo è anche la fondazione a/simmetrie fondata nel 2013 da Alberto Bagnai, eletto al Senato con la Lega e presidente della commissione Finanze a Palazzo Madama. Il focus è lo studio delle asimmetrie economiche con un forte accento critico nei confronti dell'Eurozona. Della fondazione fanno parte Paolo Savona, ministro agli Affari europei, Luciano Barra Caracciolo suo sottosegretario. Ma anche Claudio Borghi, presidente leghista della commissione Bilancio alla Camera. Ma attenzione: vicepresidente di a/simmetrie è Marcello Foa, indicato da Matteo Salvini con il placet di Luigi Di Maio alla presidenza Rai (leggi anche: Le polemiche politiche sulla nomina di Marcello Foa). Viene dal mondo delle fondazioni, in questo caso la Magna Carta di Gaetano Quagliariello, Luca Antonini eletto giudice della Corte costituzionale. Il che conferma, scrive Openpolis, «come queste strutture rappresentino un luogo centrale per affermarsi». In seconda battuta si trova l'Aspen Institute, di cui fanno parte il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi e ancora Savona, e la fondazione Iustus sempre con Savona - che fa parte di ben cinque associazioni o fondazioni politiche dietro solo a Giulio Tremonti a quota sei - e il ministro dell'Economia Giovanni Tria, presente anche nellla fondazione Craxi. Tornando a Savona, il ministro è anche presidente onorario della fondazione Ugo La Malfa e nel consiglio scientifico dell'Icsa del generale Leonardo Tricarico. Del Centro Studi Machiavelli, invece, fa parte il sottosegretario agli Esteri leghista Guglielmo Picchi.

DALLA FONDAZIONE DI BORGHEZIO AL TALEBANO

Vicino alla Lega, poi, resistono la fondazione federalista per l'Europa dei popoli, nata nel 2006 sotto Umberto Bossi e attualmente guidata da Mario Borghezio. Un'altra epoca si dirà, eppure l'idea della Lega delle Leghe con cui correre alle prossime Europee del 2019 è stata rilanciata proprio da Salvini. Sempre sul Carroccio, si trova il laboratorio culturale il Talebano supporter di Vincenzo Sofo, esponente leghista salviniano.

struttura esponente di spicco membri del governo che ne fanno parte
a/simmetrie Alberto Bagnai Paolo Savona (Comitato scientifico) e Luciano Barra Caracciolo (Comitato scientifico)
Aspen Institute Italia Giulio tremonti Paolo Savona (vice presidente e nel comitato esecutivo) e Enzo Moavero Milanesi (comitato esecutivo)
Associazione Rousseau Davide Casaleggio Alfonso Bonafede (responsabile di dipartimento) e Manlio Di Stefano (responsabile di dipartimento)
Fondazione Iustus Giulio Tremonti Paolo Savona (Comitato scientifico) e Giovanni Tria (Comitato scientifico)
Centro studio Machiavelli Guglielmo Picchi Guglielmo Picchi (membro del direttivo)
Fondazione Craxi Margherita Boniver Giovanni Tria (Comitato economico sociale)
Icsa Leonardo Tricarico Paolo Savona (Consiglio scientifico)
Magna Carta Gaetano Quagliariello Giovanni Tria (Comitato scientifico)
Think tank group Massimo Colomban e Arturo Artom Vito Crimi (ex membro del Think tank)
Ugo La Malfa Paolo Savona Paolo Savona (presidente onorario)

*La tabella realizzata da Openpolis.

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