Tajani e Conte: superare il 3% per le infrastrutture

Il presidente del parlamento europeo e il presidente del consiglio pronti a ridiscutere i vincoli euroepi di spesa

21.8.2018 da www.itliaoggi.it

Sforare l'obbligo del 3% nel rapporto deficit-Pil per mettere mano ad opere pubbliche "non solo è giusto, ma è possibile. L'Europa non ammette che si sfori per provvedimenti come il reddito di cittadinanza, ma è disponibile a concedere flessibilità per migliorare le infrastrutture". Lo dichiara il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, in un'intervista al "Corriere della Sera". "Il problema dell'Italia - precisa - è dato dall'incertezza della politica economica del Governo. Se non si dice chiaramente che linea si ha sulle infrastrutture, se si minaccia di sforare il 3% per spese improduttive, se ogni tanto qualcuno propone di uscire dall'euro, se manca un piano industriale, se all'improvviso si propongono le nazionalizzazioni è normale che gli investitori si spaventino". "Sta a noi - prosegue il presidente - essere credibili senza fomentare odio contro le istituzioni europee o contro i generici "mercati". Se le agenzie abbassano di due livelli il nostro rating la Banca centrale non può più comprare titoli. Bisogna essere seri". Il premier Giuseppe Conte, dal canto suo, si dice pronto a ridiscutere i vincoli europei, a partire da quello del 3%. "Se necessario sarò disponibile a viaggiare tutti i giorni per illustrare" ai leader europei "le varie riforme strutturali e il piano di investimenti che presenteremo e per attestare la nostra lucida e consapevole determinazione", afferma in una intervista al "Corriere della Sera". Comunque, precisa, "andremo per gradi. La prima cosa è far capire all'Europa il significato e la portata delle nostre riforme". Il premier ha assicurato quindi che "non cerchiamo alibi, lavoriamo con determinazione e convinzione al raggiungimento dei nostri obiettivi politici. Il debito pubblico - ha aggiunto Conte - è sostenibile e in ogni caso si può risanare con gradualità, ponendo attenzione alle ragioni della crescita". Reddito di cittadinanza e flat tax, conclude Conte, "sono riforme di ampio respiro, che segneranno una svolta nella vita degli italiani. Ed entrambe conserveranno tutto il loro impatto radicale anche se contempleranno meccanismi graduati nella fase di attuazione".

Solo gli utenti registrati possono commentare gli articoli

Per accedere all'area riservata