Perché chi è di sinistra deve tifare per una destra costituzionale

Riprendetevi la borghesia, riprendetevi le professioni, riprendetevi l’ordine e la legalità. Ripredentevi il campo e non lasciate la politica al populismo di Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

PEPPINO CALDAROLA,23.8.2018 da www. lettera43.it

Caro Fassina, invece di elogiare Toninelli leggi Trentin

Claudio Cerasa, direttore del Foglio dopo Giuliano Ferrara, è un ragazzo di talento. L’ho spesso criticato per il suo eccessivo renzismo, ma il 22 agosto ha posto il problema cruciale della vita politica italiana. È questo: serve al Paese una destra che lui chiama «antipopulista», io ho chiamato «costituzionale». Ci siamo soffermati troppo sull’assenza e sulle sconfitte della sinistra. Questa è tecnicamente un casino dal dopo la caduta del muro di Berlino. È buffo che questo sia accaduto in Italia dove c’era uno strano Partito comunista e un Partito socialista dalle mille anime, soprattutto l’ultima, modernista, di Bettino Craxi. Ma la sinistra è, appunto, un casino. Ha a poco a poco assorbito la cultura degli altri, si è seduta al tavolo del “pranzo di gala”” dimenticando chi rappresentava.

Non ho più voglia di sentire e di scrivere autocritiche. La sconfitta della sinistra è talmente eloquente da non aver bisogno di molte analisi

Non ho più voglia, però, di sentire e di scrivere autocritiche. La sconfitta è talmente eloquente da non aver bisogno di molte analisi. Il popolo “se n’è ghiuto”. Tutto qui. Per ricostruirsi, la sinistra deve diventare parte della vita nazionale, non partito della Nazione, e rappresentare interessi offesi. Fuori da questa logica non è sinistra. Non è sinistra neppure questa riedizione di massimalismo alla Maduro per cui tutto si risolve chiedendo allo Stato di fare cose che non può e non deve fare. Finisco qui, anche se annoto che Maurizio Martina si sta muovendo molto bene.

MATTEO SALVINI E LUIGI DI MAIO.

SENZA UNA DESTRA NON POPULISTA L'ITALIA VA A FONDO

Finisco qui perché, anche se rinasce la sinistra, senza una destra non populista, o costituzionale, questo Paese va a fondo. La destra è un concetto discutibile. Per i comunisti la Dc era destra e, invece, non lo era. Per la sinistra in genere è destra tutto ciò che non è sinistra. L’equivoco maggiore lo abbiamo visto negli anni di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere era destra, era il conflitto di interesse, era un libertino. Tuttavia lo abbiamo combattuto come fosse stato un golpista. Era invece semplicemente altro da noi, da noi di sinistra. Non è vero che sia lui all’origine di questo governaccio di “mostri”. Questo governaccio è figlio del giustizialismo, delle procure e di voltagabbana come Matteo Salvini, l’uomo politico più scandaloso che l’Italia abbia mai prodotto. La destra di cui il Paese ha bisogno è una destra della società.

COME CI SI PUÒ AFFIDARE A GENTE COME SALVINI E DI MAIO?

Io sto rompendo i cabbasisi alla sinistra perché riconquisti il proprio mondo e i propri spazi. Vorrei rivolgere lo stesso appello alla destra. Riprendetevi la borghesia, riprendetevi le professioni, riprendetevi l’ordine e la legalità. State in campo. Non fate come i borghesi che negli Anni 20 si arresero. Combattete e avrete un posto nella storia nazionale. Sarà così che la borghesia politica, non esclusivamente cattolica, svolgerà un ruolo progressivo nella storia patria. Non riesco a immaginare una borghesia delle professioni, delle imprese, del lavoro che accetti di vivere accanto al sudaticcio facinoroso Salvini. Ma quale Paese si affiderebbe a lui? Quale Paese si affiderebbe a Luigi Di Maio, incompetente come una damina nel suo non saper nulla di nulla?

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