Ferruccio de Bortoli massacra Giuseppe Conte: "Avvocato del popolo? Non vorrei che un giorno..."

Richiami al rispetto delle forme. A una certa sobrietà negli atteggiamenti. Al rispetto delle istituzioni. Anche chi ha molto consenso e il vento dei sondaggi a favore non occupa le istituzioni come fossero 'aule sorde e grigie', le rappresenta".

7 Ottobre 2018 www,liberouotidiano.it

Nel mirino di Ferruccio de Bortoli ci finisce il premier, Giuseppe Conte. Su Twitter, il giornalista rilancia un suo commento pubblicato sul Corriere della Sera: "Il presidente Conte si è autodefinito avvocato del popolo. Dunque, faccia gli interessi degli italiani, difenda i loro risparmi. Senza illuderli, senza sbilanciarsi in colossali promesse. Non vi sono soldi per tutto", premette. Dunque, sul quotidiano di via Solferino, parlando della manovra si rivolge direttamente a Conte: "Non esponga il Paese a rischi inutili. Dopotutto si è autodefinito, senza un briciolo di ironia, 'avvocato del popolo'. Dunque, faccia gli interessi degli italiani, difenda i loro risparmi. Senza illuderli, senza sbilanciarsi in colossali, quanto poco credibili, promesse".

Quindi de Bortoli, dopo aver sottolineato come il premier sia schiacciato e reso invisibile da Matteo Salvini e Luigi Di Maio, aggiunge: "Dica qualche volta — e anche pubblicamente — no ai suoi due azionisti di maggioranza, li richiami al rispetto delle forme. A una certa sobrietà negli atteggiamenti. Al rispetto delle istituzioni. Anche chi ha molto consenso e il vento dei sondaggi a favore non occupa le istituzioni come fossero 'aule sorde e grigie', le rappresenta".

Facendo il punto sulla situazione in cui si trova il nostro Paese dopo il varo della manovra, l'ex direttore del Corriere della Sera sottolinea: "La differenza oggi (rispetto alle manovra dei governi precedenti, ndr) è che l’ombrello della Banca centrale europea si sta chiudendo e qualcuno che compri i nostri titoli di Stato dovremmo pur trovarlo. Il professor Conte non è un economista ma come avvocato del popolo o dei suoi due vivaci clienti dovrebbe soppesare rischi e opportunità, costi e benefici. È poi un esperto di arbitrati e dunque dovrebbe essere in grado di comporre interessi diversi, a volte confliggenti. Al valore dell’arbitrato, essendoci di mezzo il Paese, non vorremmo nemmeno pensare, parcella compresa".

Infine, una chiusa con post scriptum piuttosto apocalittica: "P.s. Conte è devoto di padre Pio e tiene sempre una sua immaginetta in tasca. Bene. Se la porti sempre con sé. Anche i laici più accaniti sono d’accordo. Non si sa mai. Non vorremmo, un giorno, non avere più santi a cui votarci", conclude de Bortoli.

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