“Il M5s è incompatibile con noi”. Parla il leader dei Verdi in Europa

Lamberts sui grillini: “La loro struttura non è democratica. Fico? Per noi non c’è differenza tra grillini e Salvini”

di Valerio Valentini 16 Ottobre 2018 www.ilfoglio.it

Roma. “Una coalizione tra grillini e verdi? A me pare che la collocazione naturale del M5s, in Europa, sia nel blocco dei partiti sovranisti. E d’altronde, non è coi sovranisti d’estrema destra che governano in Italia?”. Vista da Bruxelles, la questione sull’identità profonda del M5s appare abbastanza facile da risolvere: “Come si fa a dire che i grillini sono diversi da Matteo Salvini, se è con lui che stanno in coalizione, portando avanti una politica unica e in sostanziale accordo?”. Philippe Lamberts è il presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo: e ovviamente esulta, di fronte ai risultati elettorali in Baviera, dove il partito di Katharina Schulze ha ottenuto uno storico secondo posto, sfiorando il 18 per cento. “Ma anche dalle legislative in Lussemburgo registriamo un risultato lusinghiero”, ci tiene a sottolineare Lamberts, cinquantacinquenne originario di Bruxelles.

Il quale, a sentire del giubilo grillino di queste ore, trattiene a stento un certo stupore. Eppure sì, Luigi Di Maio ha scritto in un post su Facebook che “il voto in Baviera è solo un anticipo di quello che succederà” a maggio prossimo, e che “emergono nuove forze politiche. In particolare – ha specificato il vicepremier – i verdi che raddoppiano i voti fuori dallo schema destra/sinistra, a dimostrazione che l’ambiente è un valore sempre più importante”.

“Lo è, certo, non c’è dubbio”, osserva Lamberts. “E di certo – prosegue – l’attenzione alle questioni ecologiche la condividiamo coi grillini. E non è un caso che molte volte, in questa legislatura, ci siamo ritrovati a votare in maniera uguale”. E però? “E però, accanto a queste analogie, ci sono anche delle differenze profonde. Innanzitutto sulla concezione dell’Europa. Anche noi vogliamo cambiarla nel profondo, vogliamo modificare i trattati europei e superare la cultura dell’austerity: ma vogliamo farlo in un’ottica profondamente europeista, rinnovando la nostra adesione al progetto comunitario e la nostra convinzione sulla pericolosità di tornare all’esaltazione dei nazionalismi. E, soprattutto, vogliamo cambiare le regole europee ma affermando senza alcuna titubanza la necessità di mantenere l’euro: tema, questo, su cui il M5s non ha mai tenuto una posizione chiara e lineare”.

E’ questa l’unica divergenza? “No, ce ne sono almeno altre due fondamentali. La prima riguarda la politica migratoria. Noi siamo per un’accoglienza regolarizzata ma pacifica e strutturale. Loro hanno avuto, al riguardo, posizioni contraddittorie negli anni. Finché non hanno fatto un’alleanza con la Lega”. C’è chi dice, in Italia, che però il M5s non condivide le scelte del Carroccio in materia. “Ma come si fa a pensare che ci possano essere delle differenze? Per noi, contano le scelte del governo italiano, che almeno sul tema dei migranti risponde al volere di Salvini col pieno sostegno dei grillini”.

  

Manca l’altro punto di divergenza. “Ha a che fare con la presenza di Davide Casaleggio, il suo ruolo non chiaro, priva di qualsiasi legittimazione elettorale e certamente incompatibile con una struttura democratica quale dovrebbe essere quella di un partito politico”.

  

Dialogo impossibile, dunque. “Gli ultimi contatti ufficiali li ebbi con David Borrelli, quando era ancora il leader europeo del M5s, ormai più di due anni fa. Ricordo che nel 2014 la possibilità di costituire un’alleanza tra noi e i grillini nel Parlamento di Strasburgo fu valutata con serietà. Ma poi tutto s’interruppe perché, ci fu detto, era Casaleggio a non volere un’intesa del genere. Per noi, una simile dinamica è inaccettabile: chi è davvero Casaleggio?”. Eppure una parte del M5s continua a parlare di un’alleanza futura proprio con voi. Lei stesso ha incontrato Roberto Fico. “Vero. Un colloquio cordiale, nel quale ho comunque ribadito che per noi è inconcepibile qualsiasi accordo con partiti di estrema destra. E la loro alleanza con la Lega di Salvini pone evidenti problemi circa la loro identità e la loro collocazione”.

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