La sinistra malata di giustizialismo è diventata sterile

La “società civile urlante”, quella che ha avuto come unico obiettivo l’abbattimento di una casta che non voleva togliersi dai piedi, si è rivelata la vera sciagura del Paese, la somma dei difetti italiani.

PEPPINO CALDAROLA, 3.11.2018 www.lettera43.it

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La sinistra continua a farsi autocritiche, a dire la verità inutilmente, nel senso che dette le frasi di circostanza su ciò che si è sbagliato, tutto è tornato come prima. Anche quando le critiche alla sinistra vengono da persone stimate e autorevoli come Rossana Rossanda che ha detto cose precise e incontestabili. C’è tuttavia un’area politica che è refrattaria alle autocritiche e si comporta con la stessa saccenza con cui ha attraversato questi decenni. Molti scrivono, e pontificano, ancora, altri si sono eclissati. Eppure gran parte del disastro attuale cade sulle loro spalle. Sono stati i “cattivi maestri/e”, gli apprendisti stregoni di una parte di questa composita maggioranza di destra che sta portando l’Italia verso il peggior disastro della sua storia. Parlo dei leader del mondo giustizialista. Non faccio nomi, li conoscete tutti, sono uomini politici, sono giornalisti, sono costituzionalisti, sono moralisti di varie sette, sono i rappresentanti di quella “società civile” che oggi è al potere con lo spirito vendicativo che i “cattivi maestri” gli hanno insegnato.

IL GIUSTIZIALISMO HA GENERATO MOSTRI

Questa area folta ha creato Luigi Di Maio, cioè il personaggio che è riuscito a portare Matteo Salvini dal 17% al 30% e che in pochi mesi ha perso quasi cinque punti collezionando figuracce che la metà basta. Di Maio e i suoi sono la smentita di tante sciocchezze dette dal mondo giustizialista: non c’è capacità di governo né tentativo di imparare, non c’è visione generale perché prevale il localismo, non ci sono regole auree da rispettare con i condoni, i dietrofront, l’onestà che cominciano a scarseggiare. La “società civile urlante”, quella che ha avuto come unico obiettivo l’abbattimento di una casta che non voleva togliersi dai piedi, si è rivelata la vera sciagura del Paese, la somma dei difetti italiani. Con questi sciagurati e con i loro cattivi maestri ci si sarebbe dovuti alleare, secondo alcuni santoni della sinistra, così da scomparire immediatamente invece di combattere da un modesta trincea del 16%, ancora difendibile.

Taglio Vitalizi Senato Festa M5s 10

L'OPERA DISTRUTTRICE DEGLI ANTI-CASTA

Il tema riguarda molto la questione di quell’area di intellettuali che hanno rovesciato la cultura della sinistra. Molti di loro non a caso venivano solo da esperienze nei media o nello spettacolo o da ruoli di leadership nelle aziende. A nessuno di loro, così come ai leader della sinistra tradizionale, è passato per la mente che c’era una popolazione sofferente. L’analisi sociale è sempre stata fuori portata, anche perché era difficile che l’avessero in testa i cosiddetti auto-proclamati eredi di Indro Montanelli, vero campione della destra.

L’opera distruttrice verso la sinistra, che si meritava di essere bastonata, è stata senza quartiere e a poco alla volta ha creato un movimento che ha considerato una propria vittoria la scomparsa delle vecchie leadership di sinistra, ha festeggiato l’uscita di scena di Silvio Berlusconi e ha regalato lo scettro a Salvini.

Salvini, se governassi solo farei di più

ALLA SINISTRA SERVE UN LEADER MODERATO

Salvini è un figlio dei tempi e del ciclico avvento della destra. Malgrado le cose terribili che dice (fa in verità assai poco) appartiene a quei fenomeni di destra che di tanto in tanto si affacciano sulla scena. Non è Donald Trump, non è Jair Bolsonaro e non è neppure Benito Mussolini. A mano a mano che calerà Di Maio, calerà anche lui perché sta esasperando il Paese con le sue intemerate. Si esce da questo schema solo cambiando grandemente a sinistra e cancellando l’esperienza giustizialista. Il nuovo o la nuova leader potrà essere moderata o molto gauchiste ma deve essere lontana dagli intellettuali che “non” fecero l’impresa. Vale anche per Tommaso Montanari. Le cose si stanno mettendo in modo che la sinistra che si avvita in un congresso senza fine potrebbe trovarsi d’improvviso un signore o una signora moderata che con poche e serie parole fa il pieno dei voti. Un Calenda o una Calenda meno ciarlieri. Io me lo auguro, anche se il cuore mio batte e batterà a sinistra. Ma la sinistra italiana è diventata sterile. L’Italia ha bisogno di una persona seria che faccia cose serie. Da Berlusconi a Renzi a questi qui siamo sulla bocca del mondo, quando questo mondo vuole farsi quattro risate.

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